L'Unità, Maurizio Belpietro direttore per un giorno: le polemiche

L’Unità, quotidiano fondato da Antonio Gramsci nel 1924, ha avuto per un giorno la direzione di Maurizio Belpietro. Secondo quanto riferisce Tgcom24, l’episodio ha scatenato molte polemiche e il comitato di redazione è arrivato a parlare di “gesto gravissimo”.

Su quanto accaduto, Belpietro ha affermato:

“Pur non condividendo nulla di quanto è mai stato scritto su quel giornale, ho accettato perché serve a garantire la libertà di stampa”.

Per rimanere testata, deve uscire almeno un numero de L’Unità all’anno; per questo, gli editori hanno affidato a Belpietro la direzione del giornale:

“Conosco gli editori de L’Unità che, siccome dovevano far ritornare il giornale in edicola per un giorno per non far decadere la testata, mi hanno chiesto se potevo firmarla”.

Sulle motivazioni per cui sia stato scelto proprio Belpietro, il diretto interessato risponde:

“Forse perché in questi anni mi sono impegnato a rilanciare le testate, anche fondandone una”.

Belpietro ha risposto anche alle critiche della redazione, giustificandosi col fatto di non essere intervenuto sui suoi contenuti.

Intanto, Tgcom24 riferisce che da alcune fonti vicine all’editore si è appreso che Belpietro sia stato soltanto una scelta tecnica, e che si stanno valutando altre possibilità per la direzione effettiva. Ma per la redazione non è sufficiente, e c’è chi parla di “insulto alla tradizione politica di questo giornale e della sinistra italiana prima ancora che una violazione delle norme contrattuali”.

Agli occhi dei redattori, Belpietro è “un direttore da sempre apertamente schierato con la parte più conservatrice della politica italiana e più volte alla guida di giornali di proprietà di Silvio Berlusconi che a L’Unità e ai partiti della sinistra non hanno mai risparmiato insulti e campagne d’odio”. Pertanto, lo considerano poco adatto alla direzione di un giornale come L’Unità.

Fonte foto: ANSA