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Testimoni di Geova: chi sono, in cosa credono e quali regole seguono coloro che frequentano le Sale del Regno

I testimoni di Geova in Italia sono 250mila. Cosa significa vivere secondo il loro credo? Ecco un excursus sulle loro credenze, regole e tabù

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I testimoni di Geova sono i seguaci di un movimento religioso di radice cristiana che si prefigge lo scopo di tornare a vivere secondo i dettami del cristianesimo delle origini.

I testimoni di Geova puntano a un’interpretazione profonda e letterale dei testi sacri cristiani che comprenda non solo i vangeli, ma anche le altre sacre scritture. La lettura e lo studio dei testi sacri è considerata cruciale nell’opera di avvicinamento al divino, per questo i testimoni di Geova mettono particolare impegno nell’opera di divulgazione dei testi sacri e nell’invito alla lettura.

In tutto il mondo i seguaci del movimento stampano e offrono gratuitamente copie della Bibbia in tutte le principali lingue e il loro sito web ufficiale è tradotto in oltre 1000 lingue, incluse diverse lingue dei segni.

Fonte foto: Ansa
Roma, testimoni di Geova mettono in scena una rievocazione biblica allo Stadio Olimpico.

La teocrazia secondo i testimoni di Geova

Un testimone di Geova non può essere un ‘laico’, nel senso comune del termine, poiché i seguaci di questa religione praticano la totale sovrapposizione e compenetrazione fra credo religioso e stile di vita individuale e sociale.

L’autorità suprema è Geova e dalla sua volontà e dalla sua parola discendono le regole di vita da seguire nel privato così come nell’agire pubblico.

Chi è Geova

Il nome ‘Geova’ è una latinizzazione del nome con cui Dio si è presentato al popolo ebraico, ovvero YHWH (pronuncia ‘Yahweh’).

Il millenarismo dei testimoni di Geova

In questa religione il concetto di millenarismo è strettamente correlato all’ispirazione teocratica di fondo. I testimoni di Geova ritengono che un giorno Cristo tornerà sulla Terra per instaurare il suo regno di pace e giustizia.

I malvagi, le false religioni, i sistemi economici e i governi di tutte le nazioni saranno spazzati via e giudicati e la Terra sarà restituita ai giusti  che saranno governati direttamente dalla parola di Dio.

I testimoni di Geova si riferiscono a questo evento apocalittico come alla ‘fine del sistema di cose’. Che in realtà è un nuovo inizio.

I testimoni di Geova sono convinti di poter prevedere la fine dei tempi tramite complesse interpretazioni numerologiche basate sulla lettura della Bibbia.

Quando nascono i testimoni di Geova

Questa religione nasce nel 1870 in Pennsylvania, nel nord-est degli Stati Uniti. Il fondatore è Charles Taze Russell. Russell, nato ed educato in una famiglia presbiteriana, dopo un periodo di crisi religiosa in cui non riesce a conciliare il castigo eterno con la figura di un Dio misericordioso, approda a una nuova spiritualità e fonda il gruppo degli ‘Studenti Biblici’.

Russell è insoddisfatto: per lui ogni religione trattiene alcuni frammenti di verità, ma nessuna rappresenta la vera Verità. Dal gruppo degli Studenti Biblici negli anni a venire sarebbe poi maturato il movimento religioso dei testimoni di Geova.

Nelle loro riunioni gli Studenti Biblici cercano la verità direttamente nei testi sacri, senza mediazioni.

I testimoni di Geova nel mondo

Secondo i dati del 2019 forniti dal movimento stesso, i testimoni di Geova sono presenti in 240 paesi nel mondo e il loro numero totale è di poco inferiore ai 9 milioni di fedeli.

La Torre di Guardia è un ente senza scopo di lucro istituito nel 1884 per promuovere l’opera nel mondo. ‘Torre di Guardia’ è anche il nome della rivista edita dai testimoni di Geova.

I testimoni di Geova si riuniscono e pregano in quella che chiamano ‘Sala del Regno’.

I testimoni di Geova in Italia

Sempre secondo i dati forniti dal movimento nel 2019, in Italia i testimoni di Geova sono poco più di 250mila.

In Italia la Congregazione cristiana dei testimoni di Geova è riconosciuta dallo Stato come confessione religiosa ai sensi della legge 1159/1929 e dal regio decreto 289/1930. Nonostante questi riconoscimenti i fedeli furono perseguitati sotto il fascismo.

La Congregazione è stata riconosciuta come ente morale, con personalità giuridica, dal Dpr 783/1986.

Le regole dei testimoni di Geova e le loro credenze

I testimoni di Geova ritengono di essere gli unici esseri viventi illuminati e gli unici degni di essere salvati quando arriverà ‘la grande tribolazione’. Si adoperano attivamente nel fare proselitismo perché ritengono che tutti gli altri esseri umani siano dei peccatori condannati al castigo eterno.

Seguono una serie di regole che derivano da una interpretazione letterale della Bibbia effettuata dal Corpo direttivo, una sorta di consiglio dei saggi con sede a Brooklyn.

Di norma è vietato per un testimone di Geova pregare insieme a cristiani di altri culti. Tutti gli altri culti sono considerati apostasia.

Proibito portare addosso simboli sacri come il crocifisso o le immaginette dei santi. Proibito il dialogo interreligioso fra membri di differenti culti.

Chi commette infrazioni di somma gravità viene espulso (il termine corretto è ‘disassociato’). Chi viene espulso non potrà più avere contatti con altri fedeli, fossero anche membri della sua famiglia.

Proibito tutto ciò che la religione considera ‘vizio’: omosessualità, droghe e fumo. Proibito anche eccedere con l’alcol e bere certi tipi di vino.

Proibito partecipare attivamente alla vita politica. La loro è una religione teocratica, ritiene cioè che Dio dovrebbe governare direttamente il mondo. I credenti rifiutano quindi di ‘contaminarsi’ con qualsiasi organizzazione politica che considerano impura e usurpatrice.

Proibito mentire. A meno che dire la verità di fronte ai ‘nemici di Dio’ (poteri costituiti, tribunali, ecc…) non porti danno a un confratello o al credo. Allora mentire è del tutto lecito.

Testimoni di Geova: regole sessuali

Fra le regole sessuali e sentimentali seguite dai testimoni di Geova c’è quella di sposarsi solo fra fedeli. È possibile innamorarsi di una persona appartenente ad altra religione, ma prima di sposarla bisogna spingerla alla conversione.

Proibiti i rapporti sessuali prematrimoniali, proibito toccare le zone intime, proibite pratiche ‘peccaminose’ come i rapporti anali.

Ammesso l’uso del preservativo, proibiti invece la pillola del giorno dopo, la pillola abortiva e l’aborto chirurgico.

Sconsigliato frequentare persone dell’altro sesso se non allo scopo di un futuro matrimonio. Malviste, dunque, le cotte adolescenziali.

Si sconsiglia ai fidanzati di rimanere da soli, al fine di non cadere in tentazione.

Proibito il divorzio, se non in determinate circostanze. Proibito risposarsi.

Testimoni di Geova: compleanno bandito

I testimoni di Geova non festeggiano il Natale. E non festeggiano neppure i compleanni. L’imperativo è tenere sempre un basso profilo e vivere in umiltà. Abbandonarsi ai festeggiamenti significa tradire questa regola. Inoltre alcune festività derivano da antiche ricorrenze pagane. Quindi non vanno celebrate.

I testimoni di Geova e le trasfusioni

Il sangue è un tabù. Per i testimoni di Geova il sangue e l’anima sono concetti sovrapponibili. Ricevere una trasfusione di sangue significa ricevere l’anima di un’altra persona. Così come è proibito mangiare cibo di animali non macellati secondo determinate procedure e le cui carni siano ancora ‘contaminate’ dal sangue.

In certi casi per salvare la vita a un testimone di Geova bisognoso di una trasfusione interviene la magistratura.

Critiche ai testimoni di Geova

‘I testimoni di Geova sono una religione o una setta?’ Questa domanda ricorre spesso nelle inchieste giornalistiche, che si basano soprattutto sulle testimonianze dei fuoriusciti.

Diversi fuoriusciti intervistati hanno parlato di un ambiente opprimente che azzera il dialogo e le libertà di pensiero e di espressione. ‘Lavaggio del cervello’ è una delle espressioni più ricorrenti nei loro racconti.

‘Lettera43′ riporta la testimonianza di Mirko: “Alla fine, facendo un po’ di ricerche e analizzando fonti che non fossero quelle dei testimoni di Geova, mi sono reso conto che per 30 anni avevo creduto a una buffonata“.

‘Vanity Fair’ riporta la testimonianza di Sara: “Tra i testimoni di Geova, l’interazione con il mondo esterno alla Congregazione è considerata un peccato, essere felici è obbligatorio, se non sei felice significa che non hai abbastanza fede. I miei genitori, per esempio, non credo si siano mai amati davvero. I testimoni di Geova si sposano giovanissimi e senza aver fatto l’amore prima e senza aver frequentato altre persone. Appena conosci un ragazzo, ti ci devi fidanzare in casa e la tua vita sentimentale è segnata per sempre”.

Famosa la testimonianza di Grazia di Nicola, riportata dalla trasmissione ‘Le Iene’. Per un grave problema di salute la donna ha avuto bisogno di una trasfusione. Fra accettare la trasfusione e morire, Grazia ha scelto la prima opzione. I figli hanno deciso dunque di interrompere i rapporti con lei. “Sei una vergogna umana, sei Satana”, le hanno detto.

L’ex gieffina Carolina Marconi ha raccontato l’esperienza della sua famiglia: “Mia sorella lo è stata per 18 anni (testimone di Geova, ndr) ed è dissociata poi. Mia sorella l’altra è da 5 anni, mia mamma è da quasi 3. Se sono fuori o dentro? No, non sono disassociate, sono dentro. Io invece sono in mezzo. Loro non possono parlare con l’altra mia sorella. (…) Sto vivendo una storia molto simile e che mi fa soffrire…”

BATTESIMO TESTIMONI DI GEOVA Fonte foto: Ansa
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