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Terrore sul bus, il racconto del carabiniere che salvò i ragazzi

Il 20 marzo scorso Ousseynou Sy dirottò uno scuolabus con a bordo 50 studenti delle medie a San Donato Milanese

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

“C’erano dei bambini anche in corrispondenza della porta anteriore di entrata, erano terrorizzati, piangevano quasi tutti, erano in stato di choc, lui aveva l’accendi-gas in mano”. Così, secondo quanto riporta l’Ansa, un carabiniere ha raccontato davanti alla Corte d’Assise di Milano i terribili momenti vissuti durante il salvataggio dei 50 ragazzini, due insegnanti e una bidella tenuti in ostaggio sullo scuolabus il 20 marzo scorso a San Donato Milanese dall’autista Ousseynou Sy.

L’uomo, che aveva dirottato il bus lungo la Paullese e gli aveva poi dato fuoco, è ora sotto processo, imputato per strage e per una serie di altri reati.

“I bambini erano in preda al panico“, ha spiegato il carabiniere che era nella pattuglia che per prima intercettò il bus, rispondendo in aula alle domande del capo del pool antiterrorismo milanese Alberto Nobili.

Nel corso delle indagini i ragazzini sono stati ascoltati tutti a verbale dagli investigatori: la Procura ha quindi deciso che non è necessario sentirli di nuovo anche nel processo e ha fatto acquisire le loro dichiarazioni nel dibattimento.

“Quando ci hanno visto, i bambini ci hanno riconosciuto, ci chiedevano aiuto. Quando siamo riusciti a farli scendere dal bus, rompendo i vetri, il fuoco già c’era, lui, dato che non riusciva più ad arrivare a Linate come voleva, aveva dato fuoco al pullman”, ha aggiunto il militare.

Il testimone ha spiegato, infatti, che Sy, parlando con la centrale operativa dei carabinieri nel corso del dirottamento, “diceva che voleva arrivare a Linate“.

Secondo le indagini dei pm milanesi, il senegalese avrebbe voluto arrivare col bus proprio all’aeroporto e compiere una strage. Per evitare che Sy arrivasse a Linate, ha chiarito il carabiniere, “noi avevamo già creato un blocco sulla strada, cercando di tenerlo sulla Paullese”.

In seguito a quella vicenda è stata concessa la cittadinanza italiana a Ramy Shehata e Adam El Hamami, i due ragazzini-eroi della scuola media Vailati di Crema che contribuirono a sventare il dirottamento.

sy Fonte foto: Ansa
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