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Terapie intensive, si ferma il calo in Italia: dove salgono i ricoveri e quali sono le Regioni oltre la soglia

Stando ai dati del monitoraggio Agenas di lunedì 21 febbraio 2022, si è fermato il calo della percentuale di ricoveri in terapia intensiva per Covid

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Agenas, l’Agenzia Nazionale dei servizi sanitari regionali, ha pubblicato il monitoraggio quotidiano (aggiornato al 20 febbraio 2022) relativo ai posti letto nelle terapie intensive degli ospedali italiani occupati da pazienti affetti da Covid-19.

Covid e terapie intensive, la situazione in Italia

Dopo la discesa registrata dei giorni scorsi, in Italia, ha reso noto Agenas, è ora ferma al 10% la percentuale di posti letto in terapia intensiva occupati da pazienti con Covid-19. Allo stesso modo, è ferma al 20% l’occupazione dei reparti di area medica non critica.

Covid e terapie intensive, le Regioni italiane oltre la soglia

Secondo l’ultimo monitoraggio di Agenas, le Regioni italiane che superano la soglia nazionale del 10% dei posti in intensiva occupati da pazienti Covid sono 10: si tratta, nello specifico, di Lazio (16%), Calabria e Sardegna (13%), Liguria, Marche, Sicilia e Valle d’Aosta (12%), Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Puglia (11%).

Terapie intensive, si ferma il calo in Italia: dove salgono i ricoveri e quali sono le Regioni oltre la sogliaFonte foto: ANSA
Personale medico all’opera in un reparto di terapia intensiva italiano.

Covid e terapie intensive, dove salgono e dove scendono i ricoveri

Nell’arco di 24 ore, secondo il monitoraggio quotidiano dell’Agenzia nazionale dei servizi sanitari regionali, la percentuale di posti letto in terapia intensiva occupati da pazienti affetti da Covid-19 è cresciuta in Calabria (al 13%) e Liguria (12%). Al contrario, risulta in calo in 7 Regioni: Friuli Venezia Giulia (11%), Lombardia (8%), Marche (12%), Sardegna (13%), Toscana (10%), Umbria (8%), Valle d’Aosta (12%).

Il tasso, invece, è stabile in 12 Regioni: Abruzzo (al 9%), Basilicata (1%), Campania (7%), Emilia Romagna (11%), Lazio (16%), Molise (10%), Provincia Autonoma di Bolzano (3%), Provincia Autonoma di Trento (7%), Piemonte (8%), Puglia (11%), Sicilia (12%) e Veneto (5%).

Per quanto riguarda l’occupazione dei posti letto nei reparti di area medica (o non critica) da parte di pazienti con Covid-19, a livello giornaliero, la percentuale cresce in 6 Regioni. Sono: Abruzzo (32%), Basilicata (28%), Provincia Autonoma di Bolzano (+3%, ora a quota 17%), Piemonte (19%), Umbria (27%) e Valle d’Aosta (15%). Scende, invece, in 3 regioni: Campania (25%), Marche (26%), Molise (-3%, ora a quota 15%).

Il tasso è stabile, infine, in 12 regioni: Calabria (30%), Emilia Romagna (19%), Friuli Venezia Giulia (26%), Lazio (26%), Liguria (26%), Lombardia (13%), Provincia autonoma di Trento (15%), Puglia (25%), Sardegna (23%), Sicilia (31%), Toscana (19%) e Veneto (13%).

Tutte le Regioni e Province Autonome, salvo 5 (Lombardia, Molise, Provincia Autonoma di Trento, Valle d’Aosta e Veneto), risultano oltre la soglia del 15% dei posti letto di area medica (o non critica) occupati da pazienti con Covid-19.

Le soglie di allerta per l’occupazione dei posti letto per pazienti con Covid-19 sono fissate al 10% per le terapie intensive e al 15% per i reparti di area medica.

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