Contagi e ricoveri, i numeri del Covid e delle terapie intensive: quanti sono i non vaccinati in ospedale
Guido Rasi, consulente scientifico di Francesco Paolo Figliuolo, ha fatto luce sulla percentuale dei ricoverati: ecco quanti sono i non vaccinati
La pandemia sta attraversando una fase calante, in Italia, per quel che riguarda i numeri dei contagi e dei ricoveri, sia nei reparti ordinari sia nelle terapie intensive degli ospedali italiani. Ma chi ha più possibilità di finire ricoverato tra vaccinati e non vaccinati? A dare la risposta ci ha pensato Guido Rasi, consulente scientifico del Commissario straordinario emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo.
Quanti sono i non vaccinati ricoverati in Italia
Guido Rasi, consulente scientifico del Commissario straordinario emergenza Covid-19, Francesco Paolo Figliuolo, è stato ospite di ‘Che tempo che fa’ domenica 20 febbraio. Durante la trasmissione condotta da Fabio Fazio, in onda su Rai 3, Rasi ha spiegato che, nonostante la fase calante dei contagi, negli ospedali italiani “abbiamo ancora 14 mila ricoverati, il 70% sono persone non vaccinate“.
Rasi è pessimista: “Temo che siamo arrivati allo zoccolo duro delle persone che non sono solo spaventate a morte dal vaccino, ma hanno una forte componente ideologica che non si arrende all’evidenza della bontà del vaccino, che è schiacciante”.
“Non conosciamo la storia della malattia – ha aggiunto – mentre del vaccino sappiamo che è potentissimo e funziona, seppur con limiti di durata”.
Dopodiché Rasi ha ammesso: “Siamo ignoranti in merito al futuro di questo virus, quindi l’unica cosa è evitarlo. E col vaccino lo si può evitare”.
Guido Rasi, consulente scientifico del Commissario straordinario emergenza Covid-19, Francesco Paolo Figliuolo
Giusto allentare le misure di contenimento? Risponde Rasi
In merito all’annunciato allentamento delle misure di contenimento nelle prossime settimane, Rasi ha dichiarato: “Mi sembra che l’allentamento sia progressivo e proiettato nei prossimi 40 giorni, dove se i trend si confermeranno avremo effettivamente una situazione migliore”.
“Abbiamo una congiuntura unica – ha sottolineato Rasi -: 7 milioni di infettati in due mesi e 36 milioni di persone vaccinate con la terza dose, una simultaneità così è rara e importante, consente allentamenti che mi sembrano ragionevoli. Il Green pass rinforzato? Rappresenta un minor rischio di infettarsi e di contagiare, ma non un rischio zero”.
La previsione per l’autunno: quando capiremo cosa succederà
Cosa succederà invece in autunno? “Non lo sappiamo – ha tagliato corto Rasi -: calando progressivamente il livello di anticorpi e l’immunità che ci protegge dal contagio… non sappiamo cosa succederà, una ripresa ci sarà senz’altro. Ma questo è il momento ideale di mettere in campo misure strutturali. Verso giugno e luglio, sempre se non arriva un’altra variante, capiremo cosa succederà a settembre. Ora è il momento ideale per misure di impianti di areazione controllata nelle scuole e negli edifici pubblici”.