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Stupro Bergamo, il drammatico racconto della vittima

La 27enne che la sera del 7 giugno è stata violentata a Osio Sotto, in provincia di Bergamo, ha raccontato ai carabinieri le violenze subite

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

La 27enne che la sera del 7 giugno è stata violentata a Osio Sotto, in provincia di Bergamo, ha raccontato ai carabinieri di Treviglio gli orrori delle violenze subite. Secondo quanto riporta Il Corriere della Sera, ha dichiarato: “A un certo punto ero esausta, non vedevo l’ora di finirla. Gli ho detto di fare quello che voleva”.

Dopo gli abusi, è stata la giovane a chiamare il 112 e il suo titolare dal telefono fisso del negozio dove lavorava. Proprio quella sera, il telefono cellulare l’aveva lasciato in macchina. La ragazza si era trattenuta oltre l’orario di chiusura, motivo per cui nessuno ha sentito le sue urla.

A perpetrare la violenza è stato Moustapha Diop, senegalese di 29 anni, che ha minacciato la ragazza con un coltello in mano. È finito in carcere il 26 giugno e l’arresto è stato convalidato. Il suo avvocato, Alessandro Bresmes, non ha rilasciato alcuna dichiarazione, mentre sul suo assistito ci sono molti indizi di colpevolezza.

La vittima racconta: “Mi teneva bloccata a terra e continuava a toccarmi nelle parti intime”. La ragazza ha tentato di difendersi con tutte le sue forze con pugni, graffi e morsi, mentre l’aggressore le tappava la bocca. Ma i suoi sforzi sono stati vani e alla fine, dopo essere stata picchiata, ha ceduto alla violenza dello stupratore. In lei è emerso uno scatto di rabbia quando l’uomo ha poi cercato di fuggire, non trovando il pulsante di apertura automatica; e a sua volta l’ha insultato e minacciato.

La famiglia di Diop ha cercato di coprirlo quando gli investigatori si sono recati a casa sua. Ma gli alibi non hanno retto davanti all’evidenza, ed è scattata la caccia all’uomo. Una settimana dopo, grazie alla testimonianza di alcune prostitute, che avevano in passato subito aggressioni proprio dallo stesso Diop, il pm ha disposto il fermo. Le tracce del dna hanno poi confermato che l’autore delle violenze era il senegalese.

carabinieri-5 Fonte foto: ANSA
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