Sparatoria a Philadelphia durante i festeggiamenti per la fine del Ramadan: esclusa la pista terroristica
Sparatoria a Philadelphia in mezzo alla folla: la polizia segue la pista della criminalità locale. Esclusa dunque l'ipotesi dell'attacco terroristico
A Philadelphia una sparatoria ha scosso i festeggiamenti per la fine del Ramadan. Inizialmente si temeva che potesse trattarsi di un attacco terroristico, ma col passare del tempo le autorità si sono dette convinte che si sia trattato di un regolamento di conti fra due gang criminali.
Spari a Philadelphia: diversi feriti
Come riporta la Cnn, lo scontro a fuoco è avvenuto a West Philadelphia nell’area vicino a piazza Clara Muhammad intorno alle 14:00 ora locale (in Italia erano le 20:00).
Migliaia di fedeli si erano radunati nei pressi di una moschea per la fine del Ramadan. Gli spari, le urla e il fuggi fuggi generale hanno richiamato l’attenzione degli agenti di polizia incaricati di gestire l’ordine della manifestazione.
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La polizia ha risposto al fuoco
Gli agenti sono intervenuti e c’è stato uno scambio di colpi d’arma da fuoco con i malviventi. Almeno uno di loro sarebbe stato colpito da un poliziotto. Quattro persone sono state arrestate e alcune armi da fuoco sono state sequestrate.
Diverse le persone che sono rimaste ferite dalle pallottole. Per due di loro la gravità delle lesioni ha spinto i poliziotti a non attendere l’arrivo delle ambulanze ma a portarle d’urgenza con l’auto di servizio al Penn Presbyterian Medical Center.
Uno dei trasportati sarebbe un sospetto. Più tardi altri tre feriti hanno raggiunto la stessa struttura sanitaria.
Il racconto di una testimone
La Cnn ha raccolto la testimonianza di Najah Bey, una donna presente sul posto insieme a tutto il parentado.
Quando sono iniziati gli spari, ha dichiarato la donna, “ci siamo messi a correre… poi uno dei miei familiari è stato colpito allo stomaco“. La persona ferita è un cugino di Najah Bey.
“Non sappiamo chi stesse sparando o da dove provenissero i colpi. Ma quando qualcuno ha aperto il fuoco tutti ci siamo messi a correre. C’erano bambini e anziani. Tutti erano lì solo per divertirsi e ora finiamo al pronto soccorso. Non puoi nemmeno festeggiare senza doverti preoccupare che qualcuno venga centrato da una pallottola”.
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