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Si tuffa in mare ma non riemerge: morto annegato 35enne a Capocotta, vicino Ostia, per le correnti di risacca

Un 35enne è morto sul litorale romano di Capocotta, annegando mentre nuotava poco lontano alla costa

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Tragedia in mare a Capocotta. Un uomo di 35 anni stava nuotando in mare quando è stato trascinato sott’acqua dalle correnti di risacca senza più riuscire a riemergere. Non è la prima morte sulle spiagge di Ostia.

La tragedia in mare

Nel pomeriggio di lunedì 7 agosto un uomo è morto annegato di fronte alla spiaggia di Capocotta, vicino a Ostia, sul litorale romano. La vittima aveva 35 anni e stava facendo il bagno in mare mentre la costa era spazzata dal Maestrale.

Il vento e le correnti hanno creato negli scorsi giorni una pericolosa risacca che, secondo quanto riportato dal sito di informazione locale ‘Roma Today’, avrebbe trascinato il 35enne a fondo.

Ostia Capocotta annegatoFonte foto: Tuttocittà
La spiaggia dove è annegato il 35enne

Sul posto è accorsa la capitaneria di porto di Ostia, che sta indagando su quanto accaduto per accertare eventuali responsabilità. Il corpo della vittima è già stato riconsegnato ai familiari

I tentativi di soccorso

Quando i primi soccorsi sono riusciti a riportare a riva l’uomo, sulla spiaggia di Capocotta sono arrivati anche gli uomini del 118 che hanno immediatamente tentato le operazioni di rianimazione.

I sanitari però non sono riusciti a salvarlo, e ne hanno dichiarato la morte alle 15:30. Per il momento non si esclude che alle origini delle difficoltà riscontrate in acqua dalla vittima possa esserci stato un malore.

I precedenti a Ostia e gli annegamenti nei laghi

Il 35enne morto a Capocotta non è la prima vittima del tratto di mare di fronte a Ostia di questa estate. Lo scorso 13 luglio è infatti morto annegato Riszard Galaszka, 67 anni, che stava facendo il bagno di fronte al canale del Pescatori.

Prima di lui anche un uomo di 82 anni, Arnaldo Talevi, è annegato mentre nuotava di fronte al lungomare Duca degli Abruzzi. In entrambi i casi le spiagge non erano sorvegliate da bagnini.

Continuano poi nel Nord Italia i casi di annegamento nei laghi e nei fiumi. L’acqua dolce può essere anche più insidiosa di quella di mare, sostenendo meno il peso del nuotatore. In provincia di Udine un ragazzo è affogato nel laghetto del complesso turistico dove lavorava.

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ambulanza-mare Fonte foto: 123RF
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