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Sedicenne bruciata viva, permessi al killer: lo sfogo del padre

Mario Luzzi, papà della 16enne uccisa nel 2013 a Corigliano Calabro, ha scritto una lettera a Mattarella e Bonafede

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

“Ci sentiamo distrutti e abbandonati da uno Stato che non ci tutela”: lo ha scritto Mario Luzzi, il papà di Fabiana, la 16enne accoltellata e bruciata viva dal fidanzato il 24 maggio 2013 a Corigliano Calabro, in provincia di Cosenza. L’uomo ha inviato una lettera al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e al presidente della Repubblica Sergio Mattarella per protestare contro i permessi premio concessi all’assassino della figlia, Davide Morrone.

“A marzo 2016 in Cassazione l’assassino fu condannato a 18 anni e 7 mesi di reclusione, una pena ridicola in confronto alla gravità di quello che ha fatto”, si legge nella lettera, secondo quanto riporta l’Ansa. Mario Luzzi ha deciso di prendere la penna in mano e scrivere alle istituzioni a tre anni di distanza dalla sentenza definitiva di condanna di Morrone.

“Sono venuto a conoscenza – scrive Luzzi – che quest’anno, già tre volte, ha ottenuto licenze premio. Tutto questo mette in discussione il significato della parola giustizia. Appena appresa la notizia è stato necessario recarci in ospedale per il forte trauma subito, sapendo di poter ritrovare l’assassino di nostra figlia nel nostro paese, dopo appena 3 anni dalla sentenza”. “Le leggi dello Stato continuano a premiare gli assassini e distruggono ulteriormente le vittime”.

luzzi Fonte foto: Ansa
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