Scuola, stallo sui concorsi: Conte cerca la mediazione
La ministra Azzolina e il M5s vogliono che le prove si svolgano. Pd e Leu invece sono per il ricorso alle graduatorie
È stallo sul decreto scuola, sul quale da giorni va avanti un braccio di ferro all’interno della maggioranza. Dopo tre ore di vertice a Palazzo Chigi nella serata di venerdì ci si aggiorna a una nuova riunione che potrebbe tenersi già oggi 23. Stando a quanto riferisce l’Ansa, sarà il premier Giuseppe Conte ad avanzare una proposta di mediazione per arrivare a un accordo sul nodo dei concorsi per gli insegnanti e sulla norma del decreto scuola che dovrà essere votata lunedì. Ma le posizioni non si sarebbero avvicinate.
Il vertice non ha scalfito, a quanto si apprende, il muro contro muro che vede da un lato M5s e Iv, dall’altro Pd e Leu. Lo spiegano fonti di maggioranza.
Nella riunione, che descrivono a tratti tesa, si sarebbero cristallizzati i due schieramenti: Cinque Stelle e Italia Viva sostengono la linea della ministra Lucia Azzolina che è a favore dello svolgimento delle prove concorsuali, salvo impennate dei contagi; Partito Democratico e Liberi e Uguali sono contro questa posizione e propongono di procedere alla selezione attraverso le graduatorie.
M5s ribadisce il proprio no a graduatorie per titoli per i precari della scuola. Ma un accordo è possibile tramite un concorso che garantisca il merito. È questa la posizione dei Cinque stelle a quanto si apprende da fonti M5S al termine del vertice di maggioranza sulla scuola.
La Cgil, la Uil e lo Snals si sono già dette pronte alla mobilitazione e a proclamare la fine della tregua sindacale se non si arriva al concorso per titoli. I tempi sono sempre più stretti: il decreto scuola, all’esame del Senato, a fine mese deve passare all’esame della Camera ed essere varato definitivamente entro il 7 giugno.