Sbloccata la frontiera tra Polonia e Ucraina dopo 2 mesi: perché protestano i camionisti polacchi
Gli agricoltori polacchi hanno concluso la loro protesta riaprendo uno dei 4 valichi di confine con l'Ucraina
Sbloccata la frontiera. Gli agricoltori polacchi hanno tolto il loro presidio a uno dei quattro valichi di frontiera tra Polonia e Ucraina. La protesta durava da quasi due mesi. Continua invece quella dei camionisti che occupano le altre strade tra i due Paesi.
- Lo sblocco del valico tra Polonia e Ucraina
- L'Unione europea e il grano ucraino
- La protesta dei camionisti polacchi
Lo sblocco del valico tra Polonia e Ucraina
Nella mattinata di domenica 24 dicembre gli agricoltori polacchi hanno sbloccato, dopo oltre due mesi di protesta, il valico della cittadina di Medyka che collega la Polonia, e quindi il territorio dell’Unione europea, all’Ucraina.
Alle 9:30 è cominciato l’afflusso dei quasi 4.000 TIR che erano rimasti bloccati dal lato ucraino del confine, nella cittadina di Shehyni. Continua invece la protesta dei camionisti polacchi, che stanno ancora bloccando gli altri tre valichi di confine.
Donald Tusk, nuovo primo ministro della Polonia. La fine della protesta è il primo risultato del suo governo
L’Unione europea e il grano ucraino
L’Ucraina è tra i maggiori esportatori di prodotti agricoli al mondo. Per decenni la tratta commerciale principale per Kiev è stata quella del Mar Nero, resa però quasi inutilizzabile dall’invasione della Russia.
L’UE ha così deciso di aiutare l’Ucraina, permettendo il trasporto delle merci via terra. Questo ha però causato un abbassamento dei prezzi del grano che ha scontentato gli agricoltori dei Paesi dell’est, tra cui appunto la Polonia.
Per limitare le conseguenze dell’importazione di grano ucraino sugli agricoltori, l’Unione europea aveva concesso a Ungheria, Polonia, Slovacchia, Romania e Bulgaria di limitare l’importazione di prodotti agricoli dall’Ucraina.
La protesta dei camionisti polacchi
Questo ha dato vita alla protesta, cominciata dai camionisti e portata avanti dagli agricoltori polacchi. Lunghe file di mezzi pesanti hanno bloccato i confini tra i due Paesi, impedendo fisicamente alle merci di passare.
Per quasi due mesi e mezzo, fin dagli inizi di novembre, nessuno dei valichi di confine con la Polonia è stato accessibile al trasporto di merci. Unica eccezione gli aiuti umanitari o militari che dall’UE andavano verso Kiev.
La decisione degli agricoltori di terminare la loro protesta è uno dei primi risultati del governo di Donald Tusk, il nuovo primo ministro della Polonia, sostenuto da una coalizione europeista, che ha sostituito l’esecutivo euroscettico di destra guidato dal partito Diritto e Giustizia.