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Salvini a processo per sequestro di persona nel caso Open Arms: "Con me ministro nessun migrante morto"

Salvini si difende nel processo Open Arms: "Con me ministro dell'Interno nessun evento luttuoso riguardante i migranti"

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Salvini a processo. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha reso alcune dichiarazioni spontanee nell’ambito del processo che lo vede imputato per sequestro di persona nel caso del blocco della nave dell’ONG Open Arms nel 2019.

Le dichiarazioni di Salvini

Matteo Salvini, leader della Lega e ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, ha reso alcune dichiarazioni spontanee nel processo che lo vede imputato per sequestro di persona nel caso Open Arms.

Il ministro ha detto: “Ho l’orgoglio di dire che quando fui ministro dell’Interno non ci fu alcun episodio luttuoso riferito a migranti, a differenza di quanto avvenuto dopo. La politica del Governo era di contrasto al traffico degli esseri umani e di coinvolgimento dell’ Europa” come riportato dall’agenzia di stampa ‘ANSA’.

Salvini Open Arms migrantiFonte foto: ANSA
La nave della ONG Open Arms

Il riferimento è al periodo in cui Salvini era ministro dell’Interno del primo Governo Conte, rimasto in carica dal giugno 2018 al settembre 2019. Durante quei mesi la Lega, di cui Salvini è segretario, si era alleata con il Movimento 5 Stelle.

Il Caso Open Arms

Il caso per cui Salvini è accusato di sequestro di persona risale proprio all’agosto del 2019. Il ministro, in contrasto con il presidente del Consiglio stando a quanto sostiene l’accusa, avrebbe impedito lo sbarco a Lampedusa di 107 migranti, tra cui diversi minori, salvati in precedenza da una nave della ONG Open Arms.

In tutto le persone che inizialmente trattenute sulla nave erano 147, ma alcune furono fatte scendere per ragioni mediche. Gli eventi si svolsero tra il 1 e il 20 agosto 2019 e si conclusero quando il procuratore di Agrigento visitò la nave e dispose l’immediato sbarco delle persone a bordo oltre al sequestro dell’imbarcazione, ipotizzando il reato di abuso d’ufficio.

I morti nel Mediterraneo durante il primo governo Conte

Secondo il rapporto “Viaggi Disperati” dell’UNHCR, nei mesi del 2019 in cui fu in carica il primo Governo Conte, e quindi Salvini fu ministro degli interni, morirono nel tentativo di raggiungere l’Italia dalla Libia 637 persone.

In tutto il 2018 invece, i morti e i dispersi in mare nel tentativo di arrivare sulle coste italiane furono 1312. Soltanto una parte di questi decessi è avvenuto durante la seconda parte dell’anno, quella in cui Salvini era ministro degli interni.

Le dichiarazioni di Salvini sono all’apparenza in contrasto con i dati dell’alto commissariato ONU per i rifugiati, l’UNHCR. È possibile che il ministro si riferisse però a singoli naufragi sulle coste italiane, come quello di Cutro del febbraio 2023. Eventi di questo tipo non si verificarono durante il suo mandato da ministro dell’interno.

salvini Fonte foto: ANSA
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