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Matteo Salvini difende il "cognato" Tommaso Verdini arrestato nell'inchiesta sugli appalti Anas: le sue parole

Il vicepremier e ministro Matteo Salvini difende Tommaso Verdini, fratello della compagna Francesca, finito al centro delle indagini sul caso commesse Anas

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Dopo aver annunciato querele sul caso commesse Anas, Matteo Salvini torna a parlare dello scandalo difendendo il “cognato” Tommaso Verdini, fratello della compagna Francesca.

Salvini difende Tommaso Verdini

Intervistato in diretta radiofonica da Rtl 102.5, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, nonché vicepremier Matteo Salvini ha deciso di parlare del caso che ha coinvolto la famiglia Verdini. Lui, che con Francesca Verdini ha ormai da anni una relazione stabile, ha infatti preso le difese di Tommaso, che sul caso Anas è accusato, assieme agli altri, di corruzione e turbativa d’asta.

“Conosco il fratello di Francesca ed è un ragazzo in gambissima, non ho nessun dubbio” ha detto il leader della Lega parlando dell’inchiesta sugli appalti Anas. Salvini ha quindi sottolineato di essere offeso per quanto successo perché “gli attacchi a me ci stanno, ci sono abituato da anni, non mi piace quando attaccano figli o mogli per motivi politici“.

Matteo Salvini difende il Fonte foto: ANSA

Matteo Salvini si difende da chi lo accusa

Ma non solo difese al “cognato”. Infatti, dopo aver annunciato le querele ed essersi rifiutato di riferire in Aula, Salvini ha deciso di difendersi sottolineando di non aver mai fatto favori a nessuno, perché “gli appalti vanno ai più bravi, conta il merito, il prezzo, l’offerta”.

Non sono mai stato sfiorato da indagini, sono altri che millantano. Dal mio ministero passano decine di miliardi, ma vanno a quelli bravi che fanno i concorsi e vincono gli appalti” ha aggiunto.

E a chi prova ad accusarlo, Salvini ribadisce: “Io non farò mai una fermata del treno o un casello autostradale dove mi interessa o dove ho l’amico. Li farò dove è giusto che vadano“.

Il pensiero su Acca Larentia

Non è mancato anche un passaggio dovuto sul tanto discusso saluto romano e l’urlo al cielo “presente” nella commemorazione della strage di Acca Larentia. Il vicepremier ha voluto sottolineare che “chi si dice fascista o comunista nel 2024 mi fa tenerezza, è stato sconfitto dalla storia”.

“Fortunatamente il fascismo e il comunismo non torneranno. Io sono proiettato nel futuro, non nel passato, e spero che anche la politica italiana la smetta di guardare al passato” ha ribadito, dopo aver parlato anche del caso-pandoro legato a Chiara Ferragni.

salvini Fonte foto: ANSA
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