Petroliera affonda nelle Filippine, milioni di litri di carburante finiti in mare: rischio disastro ambientale
Una petroliera si è ribaltata ed è affonda nelle acque delle Filippine. 1,4 milioni litri di carburante riversati in mare: è disastro ambientale
Nelle prime ore di giovedì mattina, una petroliera battente bandiera filippina, la MT Terra Nova, è affondata a 3,5 miglia nautiche al largo di Limay, nella provincia di Bataan. La nave trasportava 1,4 milioni di litri di carburante industriale e l’incidente ha causato una massiccia fuoriuscita di petrolio in mare. Le operazioni di soccorso e contenimento della fuoriuscita sono complicate dalle cattive condizioni meteorologiche provocate dal passaggio del tifone Gaemi.
Petroliera affonda nelle Filippine
La MT Terra Nova, diretta verso la città di Iloilo, è affondata intorno all’1:10 di giovedì mattina. Secondo il Segretario ai Trasporti, Jaime Bautista, la nave ha inviato una richiesta di soccorso a causa delle forti onde provocate dal tifone Gaemi.
Purtroppo, la petroliera ha iniziato ad affondare solo cinque minuti dopo l’invio della richiesta, rendendo impossibile un intervento tempestivo. Diciassette membri dell’equipaggio sono stati tratti in salvo, ma uno risulta ancora disperso.
Petroliera affonda nel mare delle Filippine: rischio disastro ambientale
La Guardia costiera filippina (PCG) è stata in grado di intervenire entro 30 minuti dalla richiesta di soccorso, mentre diverse compagnie di navigazione private stanno contribuendo alle operazioni di ricerca e soccorso.
Quanti litri di carburante in mare
La petroliera trasportava 1.494 tonnellate di carburante industriale, equivalenti a circa 1,4 milioni di litri di petrolio.
Al momento, una chiazza di carburante larga oltre 3,5 chilometri è stata individuata e viene spinta verso est e nord-est dalle forti correnti marine.
Le autorità filippine stanno cercando di contenere la fuoriuscita, ma le operazioni sono ostacolate dalle grandi onde e dai forti venti, che complicato ulteriormente la situazione.
Rischio disastro ambientale
La fuoriuscita di una quantità così elevata di carburante industriale rappresenta un grave rischio (dopo il recente allarme tsunami per il terremoto nella zona) per l’ecosistema marino della baia di Manila e delle aree circostanti. Il petrolio può causare danni devastanti alla fauna marina, contaminare le acque e le coste e compromettere le attività di pesca e turismo nella regione.
Le autorità locali hanno ordinato un’indagine per determinare le cause dell’affondamento della Terra Nova, considerando anche l’influenza delle cattive condizioni meteorologiche.
Nel frattempo, le operazioni di emergenza per contenere la perdita continuano, con squadre specializzate impegnate a limitare l’estensione della chiazza di petrolio e a minimizzare i danni ambientali. Il comandante della Guardia costiera ha sottolineato l’importanza di una risposta rapida ed efficace per affrontare questo disastro e ha assicurato che tutte le risorse disponibili saranno impiegate per gestire l’emergenza.