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Salta il tetto dei 240 mila euro per i manager della Pubblica amministrazione: Draghi irritato e stizzito

Saltato il tetto di 240 mila euro per i manager della pubblica amministrazione: il premier stizzito

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Alla fine l’emendamento che fa saltare il tetto di 240 mila euro per i manager della pubblica amministrazione è passato in commissione al Senato. La misura non ha provocato particolari sussulti o tensioni in aula, ma è fuor di dubbio che farà discutere. Anzi, già è diventata oggetto di mugugni.

Alcuni dei quali arrivano addirittura da Palazzo Chigi: in via ufficiosa è infatti trapelato un certo malcontento da parte di Mario Draghi per la piega presa dalla questione.

Salta il tetto dei 240 mila euro, cosa prevede la nuova norma

L’emendamento, riformulato dal ministero dell’Economia, consente di derogare al tetto degli stipendi dei manager della pubblica amministrazione e delle forze dell’ordine. Tradotto: la soglia, che era fissata a 240 mila euro, potrà ora essere superata. Altro dettaglio non da poco è che non è stato posto alcun nuovo limite per le remunerazioni che dipenderanno soltanto dalla disponibilità di risorse di un apposito fondo.

La norma, entrata nel decreto aiuti a Palazzo Madama, è stata votata da una larga maggioranza in commissione. In via ufficiosa è emerso che Draghi ha manifestato irritazione per come sono andate le cose.

L’irritazione di Mario Draghi

Il premier, secondo le ricostruzioni di palazzo, non è stato informato per tempo della scelta del ministero dell’Economia di riscrivere – e di fatto eliminare per alcune categorie – il tetto. L’ex numero uno della Bce non sarebbe per nulla d’accordo con chi ha ri-stilato il testo.

La stizza del presidente del Consiglio è dettata anche dalla situazione delicata che sta attraversando il Paese. Non è un bel messaggio levare il tetto in un momento in cui i cittadini stanno versando ‘lacrime e sangue’ per la crisi energetica: questo sarebbe il ragionamento del premier.

Draghi stizzito.Fonte foto: ANSA

 

Quali figure potranno avere un “trattamento economico accessorio”

La deroga al tetto degli stipendi non coinvolge tutte le figure manageriali. Chi potrà eventualmente beneficiarne? Il Capo della polizia, il comandante generale dei Carabinieri, il comandante della Guardia di Finanza, i capi dipartimento dei ministeri e il segretario generale della presidenza del Consiglio.

A queste figure, viene sottolineato nell’emendamento, è attribuito un “trattamento economico accessorio” nel limite massimo della disponibilità di un fondo.

draghi-misure-premier Fonte foto: ANSA
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