Arbitro accusato di razzismo contro un calciatore del Balconevisi a Pisa: "Vaffa*****, torna al tuo Paese"
Una società di calcio amatoriale, il Balconevisi, denuncia un episodio di razzismo contro un suo calciatore straniero: la versione dell'arbitro
Caso singolare quello esploso durante una partita di calcio amatoriale Uisp a Pontedera, nel Pisano, dove un arbitro è stato accusato di razzismo da un calciatore straniero del Balconevisi. Il direttore di gara gli avrebbe rivolto un “vaffa” condito da un plateale invito a tornare al proprio paese. L’arbitro, nel frattempo, ha però negato di aver usato parole offensive.
- La denuncia del Balconevisi all'arbitro
- Razzismo contro calciatore straniero, le reazioni
- La replica dell'arbitro
La denuncia del Balconevisi all’arbitro
La società interessata ha denunciato il presunto episodio di razzismo dell’arbitro nei confronti del suo calciatore, diramando un comunicato ufficiale.
La partita in questione si è disputata il 16 dicembre e vedeva il Balconevisi fronteggiare il Gsd Montecastello. A pochi minuti dalla fine della gara, l’arbitro avrebbe insultato un giocatore di origini straniere che protestava per un fallo di mano non sanzionato.
La partita si disputava a Montecastello, frazione di Pontedera, in provincia di Pisa
“Vaff*** a te e chi ti c’ha portato, torna al tuo paese” sono le parole che vengono evidenziate dalla società nella nota ufficiale. L’arbitro ha quindi espulso il calciatore con un secondo cartellino giallo, rifiutando un chiarimento.
A confermare lo spiacevole episodio, evidenzia l’Us Balconevisi, ci sarebbero numerosi testimoni, dai giocatori che si trovavano in prossimità dell’arbitro ai tanti spettatori presenti all’evento sportivo.
Razzismo contro calciatore straniero, le reazioni
“In oltre 40 anni di militanza nei vari campionati amatoriali di mezza Toscana, non ci eravamo mai trovati di fronte a un episodio così grave che avesse come protagonista un direttore di gara” ha commentato il presidente del Balconevisi, Paolo Nacci.
Il dirigente ha sottolineato come sia inaccettabile che la figura che ha l’autorità per gestire la gara possa rendersi protagonista di simili comportamenti.
“Abbiamo prontamente avvertito il presidente del comitato Uisp Pasquale Cocco che, oltre a manifestare la solidarietà alla nostra società e condannare fermamente questi atti, si impegna a fare piena luce su quanto avvenuto” ha aggiunto Nacci.
La replica dell’arbitro
Il responsabile tecnico di zona, ascoltato da Il Tirreno, ha confermato quanto sostenuto da Nacci, pur specificando che la versione dei fatti fornita dal direttore di gara è stata diversa.
“Il designatore ha subito parlato con l’arbitro e ciò che gli è stato detto restituisce una versione differente” ha affermato Di Cocco. “Dai colloqui che abbiamo avuto, mi è stato riferito che non si tratta di un episodio di razzismo, ma siamo di fronte a un fraintendimento”.
La tesi sarebbe sostenuta dal fatto che l’arbitro “non potesse sapere neppure la nazionalità del giocatore”. Inoltre, il direttore di gara avrebbe negato di aver pronunciato la brutta parola, mentre il resto della frase riportata sarebbe stata rivolta a parte del pubblico, che lo aveva preso di mira durante la gara.