Niente Rula Jebreal a Sanremo, è polemica: Rai piegata a Salvini
Scontro politico per il parere negativo della Rai sulla giornalista al Festival
Manca poco più di un mese al Festival di Sanremo ma infervora la polemica intorno al nome di Rula Jebreal tra le donne che potrebbero affiancare nella conduzione Amadeus sul palco dell’Ariston. Condizionale quanto mai d’obbligo visto che sembra sia arrivato un grande “no” dalla Rai all’idea del presentatore di avere con se la giornalista palestinese. Un parere negativo che ha suscitato da più parti proteste e scossoni politici con uno scontro inatteso tra il centrosinistra e la Lega.
Nei giorni scorsi il sito Dagospia aveva messo il nome di Rula Jebreal tra le dieci donne che avrebbero affiancato Amadeus nella conduzione del 70° Festival della Canzone Italiana. Anche un incontro, o forse più di uno, ci sarebbe stato tra il presentatore e la giornalista palestinese naturalizzata italiana. Sono seguite forti polemiche sull’opportunità di avere sul palco dell’Ariston la Jebreal che in passato aveva espresso forti critiche sull’orientamento politico e sociale dell’Italia. Per molti denigrando la Nazione stessa.
Ovviamente la cosa ha avuto un eco anche e soprattutto politico. Come rivelato oggi da Repubblica la Rai ha frenato la proposta di Amadeus. Sulla decisione dei “piani alti” della Tv di Stato avrebbe frenato proprio per le polemiche – scatenate sui social da ambienti vicini al sovranismo – sulla figura della giornalista palestinese. La paura è che il Festival si trasformasse in una vetrina per le proteste e le voci politiche invece che pensare alle canzoni.
Ma ovviamente la questione è già diventata politica. Ed infatti il presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone promette battaglia e lancia l’hashtag #IostoconRula: “10 donne a Sanremo2020 ma non Rula Jebreal. Nessuno spazio ad una nuova italiana, di colore e di successo. Nella narrazione sovranista stona e anche parecchio. La Rai, la tv pubblica, si piega al diktat di Salvini. Credo sia semplicemente vergognoso. Ho deciso di portare il caso in vigilanza Rai ed intanto denuncio pubblicamente un’autentica discriminazione di stato. Non possiamo stare zitti”.
Sulla stessa lunghezza d’onda la senatrice Pd ed ex ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli: “Leggo con sgomento che, nonostante anche il conduttore e direttore artistico della kermesse canora Amadeus si fosse detto entusiasta dell’iniziativa e fossero già da tempo partite le trattative con l’ex First Lady, inspiegabilmente tutto si sarebbe fermato. Chi ha posto il veto? La Rai cosa ha da dire?”.