Rischio Covid in vacanza, dalla Grecia alla Francia: paura per il contagio e le misure locali
I casi continuano ad aumentare in giro per l'Europa, ma le restrizioni vengono meno: la situazione
L’emergenza Covid è tutt’altro che finita, con numerosi casi registrati nelle ultime ore in Italia e anche in giro per l’Europa. Ma nonostante ciò il turismo non si ferma e i vacanzieri non si lasciano frenare dalla paura per la pandemia che è ormai arrivata alla sua settima ondata.
Nonostante l’emergenza sempre viva, in numerose mete obblighi e certificazioni contro il Covid sono venute meno e i rischi di contagio possono essere elevati.
Rischio Covid, la situazione in Europa
Se in Italia il Covid sembra viaggiare con numeri ogni giorno sempre più alti, con l’incidenza di Omicron 5 che aumenta sempre più, nel resto d’Europa non si possono di certo dormire sonni tranquilli. La Grecia, per esempio, per l’Ecdc è in fascia rosso scuro con una circolazione del virus intensa e un’incidenza a 1.125 casi ogni 100mila abitanti (in Italia è a 981).
Un’incidenza sopra a mille accomuna anche Austria, Cipro, Francia, Germania, Lussemburgo, Portogallo e perfino la remota Islanda..
Le misure in giro per l’Europa
In questo scenario, ovviamente, tanti sono gli interrogativi sulle vacanze di milioni di persone. Diversi, infatti, sono i paesi che nonostante l’emergenza Covid in atto hanno dato l’addio alle restrizioni. In Grecia, per esempio, le uniche raccomandazioni ufficiali restano quelle di indossare le mascherine nei luoghi chiusi e affollati.
In Gran Bretagna, dove ci sono oltre 3 milioni di positivi e rispetto alla scorsa settimana i casi sono in aumento del 30%, le restrizioni sono state abbandonate prima e in modo più radicale nei mesi scorsi.
In Francia invece nessuno si azzarda a rendere di nuovo obbligatorie le mascherine, dopo la revoca della norma il 16 maggio, ma la Sncf è tornata a raccomandarle fortemente sui suoi treni e il primo ministro Elisabeth Borne ha chiesto a prefetti e autorità sanitarie di incoraggiarne l’uso in tutti i luoghi chiusi e affollati.
Covid, a quando il picco
La domanda che tutti si pongono davanti all’ennesima ondata è quella relativa al picco dei contagi. Secondo quanto riferito, in Europa il punto più alto dei contagi sarà previsto per metà luglio, con un’incidenza così alta che impiegherà tutto agosto per tornare a livelli rassicuranti.