Marco Travaglio contro Beppe Grillo a Otto e mezzo su La7, l'attacco: "Un bambino che porta via la palla"
Attacco di Marco Travaglio a Beppe Grillo, accusato di poca lucidità e infantilismo nella sua battaglia contro Giuseppe Conte per il M5s
Marco Travaglio è intervenuto a gamba tesa sul tema delle liti interne al Movimento Cinque Stelle, utilizzando parole dure e incisive nel commentare le ultime mosse di Beppe Grillo. Ospite di “Otto e Mezzo” su La7, il giornalista ha accusato l’ex leader di non mettere più a fuoco gli obiettivi e di non riconoscere la volontà della base, che lo ha praticamente abbandonato con un ampio dissenso. Un comportamento bollato da Travaglio come infantile, paragonabile a quello di un bambino che se ne va via con il pallone per non far giocare gli altri.
- Marco Travaglio bacchetta Beppe Grillo: cosa ha detto
- L'attacco di Giuseppe Conte a Beppe Grillo da Vespa
Marco Travaglio bacchetta Beppe Grillo: cosa ha detto
Quando l’età avanza si torna un po’ bambini: in sintesi è questo il pensiero espresso da Marco Travaglio a proposito di Beppe Grillo e le sue ultime mosse, ma in questo caso l’accezione è del tutto negativa.
Un ormai ex leader bollato come poco lucido, capace quasi di agire solo per ripicca infantile. “Temo che non sappia neanche lui quale sia il suo obiettivo. Ha perso lucidità e non lo capisce più nessuno” ha esordito Travaglio.
Giuseppe Conte
“Una comunità che lo adorava e pendeva dalle sue labbra ora lo ha mandato a quel paese con una percentuale di quasi i due terzi degli iscritti votanti”.
“È come il bambino che non tocca palla e va via col pallone per non far giocare gli altri” ha aggiunto Travaglio.
Poi la stoccata finale. “È un fenomeno senile molto triste. Molto spesso chi invecchia male ritorna a certe cattiverie infantili. È’ convinto che Conte ce l’abbia con lui, ma non si ricorda che Conte l’ha chiamato lui”.
L’attacco di Giuseppe Conte a Beppe Grillo da Vespa
Quasi in contemporanea, Giuseppe Conte è intervenuto sulla questione Grillo a “Cinque Minuti” su Rai1, intervistato da Bruno Vespa, curiosamente utilizzando parole molto simili.
“Grillo vuole chiudere il campo e portarsi via il pallone” ha dichiarato il leader del M5s, precisando che l’ex garante non ha titolo per rivendicare il simbolo.
“Ha degli impegni contrattuali in questo senso, e poi in più il simbolo appartiene al Movimento, agli iscritti, non è mio ma non è neppure di Grillo” ha precisato Conte.
L’ex premier ha poi aggiunto che qualora la discussione sul cambio di simbolo diventi un’esigenza degli iscritti, se ne discuterà attraverso gli strumenti democratici.