Rally dell'Appenino Reggiano, morto un amico del pilota: cosa è emerso
Tra le due vittime del terribile incidente avvenuto durante il Rally dell'Appennino Reggiano c'era un amico del pilota uscito fuori strada
Un destino tragico quello di Cristian Poggioli, morto travolto dell’auto dell’amico Claudio Gubertini, il pilota della Peugeot 208 che è uscita di strada durante il Rally dell’Appenino Reggiano, arrivato alla sua 41esima edizione. Insieme ad altri appassionati, come l’altra vittima Davide Rabotti, il 34enne aveva scelto uno dei punti migliori per seguire la corsa. Il veicolo è andato fuori pista verso la folla, spezzando le due giovani vite, in un incidente di cui il Corriere della Sera ha ricostruito i dettagli.
Rally dell’Appenino Reggiano, chi sono le due vittime dell’incidente
Cristian Poggioli faceva l’agente di commercio a Lama Mocogno, in provincia di Modena, e amava il motocross e le gare di rally. Stesse passioni anche per il 20enne Davide Rabotti, studente di ingegneria che viveva a Reggio Emilia, e che poco prima dell’incidente aveva postato un video della corsa.
L’equipaggio della Peugeot è rimasto illeso, nonostante lo shock per quanto avvenuto. Claudio Gubertini è un pilota esperto, che ha all’attivo molti premi. Dal 2014 corre accanto ad Alberto Ialungo, che anche ieri faceva il navigatore durante la gara di rally.
Rally dell’Appenino Reggiano, la ricostruzione del tragico incidente
“Non si cosa sia successo”, ha spiegato il coordinatore Loriano Norcini. “Di certo posso dire che Gubertini non è un pilota sciagurato, tutt’altro. Ha esperienza e testa sulle spalle. Si è trattato di una tragica fatalità perché la macchina è finita in un posto dove gli spettatori erano al sicuro”.
La Procura di Reggio Emilia ha comunque aperto un fascicolo. I Carabinieri stanno investigando per chiarire le posizioni dei due partecipanti alla corsa e degli organizzatori e per verificare che siano stati rispettati i rigidi standard di sicurezza imposti dalla Federazione per le gare di rally.
Perché il pilota ha perso il controllo del suo veicolo? Secondo una prima ricostruzione dell’incidente, la Peugeot sarebbe arrivata a forte velocità da un rettilineo per affrontare una semicurva ma sarebbe andata dritta. “La vettura è stata trovata sopra un terrapieno distante più di 50 metri dalla strada”, ha raccontato il diretto di gara Simone Bettati al Corriere della Sera.
“In quel punto non c’erano protezioni, ma mi pare che le povere vittime non fossero in una posizione pericolosa“, ha dichiarato il sindaco Franco Palù, primo cittadino di San Polo d’Enza, scenario della gara. Ma questo lo verificheranno gli inquirenti.