Rally nel Reggiano, auto fuori dal circuito: morti 2 spettatori
Un incidente nel Rally dell'Appennino reggiano ha provocato la morte di due spettatori
Due persone sono morte in un incidente avvenuto attorno alle 10 del mattino di sabato 28 agosto durante il Rally dell’Appennino reggiano, in località Riverzana, nel territorio comunale di Canossa (Reggio Emilia). Secondo quanto riferito da ‘Ansa’ si tratta di due ragazzi di 21 e 35 anni.
Sul posto è intervenuto anche l’elisoccorso del 118. La Polizia locale Unione Val d’Enza e i Carabinieri sono al lavoro per ricostruire la dinamica di quanto successo. Sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta.
La ricostruzione dei fatti
Secondo una prima ricostruzione dei fatti dei Carabinieri di San Polo d’Enza, un’automobile in gara (una Peugeot 208) ha perso il controllo su un tratto rettilineo, uscendo dal circuito.
A causa della forte velocità e di un terrapieno che ha fatto da rampa, l’auto si è staccata dal suolo finendo su una vicina collinetta dove si trovava del pubblico, investendo mortalmente i due giovani.
I due componenti dell’equipaggio sono rimasti illesi nell’impatto avvenuto mentre era in corso la prima prova speciale della giornata. In seguito all’incidente la manifestazione è stata sospesa.
La testimonianza del sindaco
Franco Palù, sindaco di San Polo d’Enza, che si è recato sul posto dell’incidente, ha dichiarato all”Ansa’: “Il punto in cui si trovavano i due ragazzi travolti e uccisi dalla vettura del Rally dell’Appennino reggiano era una specie di collinetta, un ‘montarotto’ alto 3-4 metri e distante una ventina di metri dalla strada. Non c’erano barriere”.
Il primo cittadino ha spiegato che si è trattato di “un incidente particolare”, in “una zona che di per sé non era pericolosissima”.
Ancora Palù: “L’auto avrebbe dovuto girare a sinistra ma, non so per quale motivo, forse per una perdita di controllo dello sterzo, è finita sulla destra andando sul montarotto dove c’erano i due ragazzi deceduti”.
La chiosa finale: “Che io sappia lì c’erano solo i due ragazzi e non altre persone”.