Prescrizione, scontro Renzi-M5S: l'ipotesi sfiducia. Cosa succede
Continua all'interno della maggioranza l'acceso dibattito sulla riforma della prescrizione
Dopo le polemiche dei giorni scorsi all’interno della maggioranza sulla riforma della prescrizione, Matteo Renzi continua ad insistere con la soluzione individuata da Italia Viva: l’emendamento al Mille Proroghe firmato da Lucia Annibali. E sarebbe pronto a sfiduciare il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. A tal proposito, come riporta ‘Ansa’, Teresa Bellanova ha detto: “Mozione di sfiducia a Bonafede? Stiamo ragionando”.
“Per giorni hanno detto che Italia Viva avrebbe mollato e che mi sarei venduto per due poltrone. Fake news! Non si molla! Se davvero presenteranno decreto o emendamento su prescrizione noi voteremo contro. Si tengano le loro poltrone, noi ci teniamo i nostri valori. Sui diritti dei cittadini non si fanno pasticci da azzeccagarbugli. A testa alta”. Così su Fb il leader di Italia Viva Matteo Renzi.
Fonti di Italia Viva hanno affermato all’Ansa che “quel che resta della maggioranza non ha ancora deciso che cosa fare sul Lodo Annibali. E Italia Viva non indietreggia. Se ci sarà la richiesta di un voto di fiducia sul Governo, Iv rilancerà sulla mozione di sfiducia al Senato dove Renzi è convinto di portare tutti i voti di IV, le opposizioni (difficile ipotizzare il soccorso azzurro proprio sulla giustizia) e qualcuno anche del Pd. Il ministro Bonafede sarebbe costretto a dimettersi”.
“Leggo commentatori e colleghi degli altri partiti – scrive Renzi nella sua enews – che si augurano che noi molliamo il colpo. Molto semplicemente: al momento c’è una soluzione intelligente per prendere tempo e approfondire le varie mediazioni. Si chiama Lodo Annibali, è un emendamento del Mille Proroghe e serve per approfondire i temi in discussione”.
“Se invece si vuol fare un pasticcio da azzeccagarbugli, che secondo ex presidenti della Consulta è chiaramente incostituzionale, noi non lo votiamo. Tutto qui, semplice no? E dire che basterebbe approvare il Lodo Annibali. Ma rischiare una crisi, per alcuni dei nostri ex riformisti ora giustizialisti, è meglio che dare ragione a Italia Viva”, conclude Renzi.
Secondo quanto riferito all’Ansa da fonti della maggioranza, il governo dovrebbe prendere una decisione sulla prescrizione nella giornata di giovedì, in occasione di un Consiglio dei ministri previsto per le 16. L’esecutivo è al lavoro sulla presentazione di un emendamento al Milleproroghe che assorba la mediazione tra M5S, Pd e Leu.
Prescrizione, scontro Italia Viva-M5S
Sulla stessa linea Roberto Giachetti, deputato di Italia Viva, che, ospite di ‘Un Giorno da Pecora’ su Rai Radio1, ha dichiarato: “Noi andremo fino in fondo contro il blocco della prescrizione, contro questa riforma che riteniamo liberticida. Se siamo anche disposti a far cadere il governo? Stasera avremo la riunione dei gruppi, dovremo decidere cosa fare”.
“Quello che posso dire – ha aggiunto – è che se loro, ed in particolare Bonafede, vogliono continuare con una forzatura di questo tipo certamente, al di là di quello che succederà col governo, il ministro Bonafede si troverà una bella mozione di sfiducia, questo è pacifico”.
Il capo politico del Movimento 5 Stelle Vito Crimi ha risposto con queste parole, riportate da Ansa, alle dichiarazioni di Giachetti: “Qualcuno oggi tra le fila di Italia Viva chiama in causa il ministro Bonafede con accenti totalmente fuori luogo”.
“Gli attacchi e le costanti minacce – continua – sono inaccettabili: se intendono aprire la crisi di governo lo si dica chiaramente e si faccia secondo modi e procedure istituzionali. A quel punto gli italiani sapranno chiaramente chi vuole fare il loro interesse e chi no”.
In un post pubblicato su ‘Facebook’, il Movimento 5 Stelle ha difeso l’operato di Alfonso Bonafede.
Poi, a proposito della riforma del sistema penale: “I cittadini italiani hanno diritto a processi più brevi e alla certezza della pena. Noi andiamo avanti lungo questo percorso di civiltà, orgogliosi di quello che stiamo facendo nell’interesse della collettività. Indietro non si torna, non con noi”.
Prescrizione, scontro Italia Viva-M5S: la posizione del Pd
Il capo delegazione del Pd, Dario Franceschini, a chi gli ha chiesto un commento alla minaccia di Iv di sfiduciare il ministro Bonafede, ha così risposto in alcune dichiarazioni riportate da ‘Ansa’: “Se un partito di maggioranza minaccia di sfiduciare un ministro, sta minacciando di sfiduciare l’intero governo”.
“Nessuno abusi del senso di responsabilità e della pazienza del Partito democratico”. Lo ha detto all’Ansa il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia.
“Nicola Zingaretti – ha aggiunto l’esponente dem – con grande generosità, responsabilità e senso dello Stato, ha trasformato il Pd nel partito che si è messo sulle spalle le responsabilità maggiori per ricucire il Paese nei numerosi strappi, anche sociali, alimentati in questi anni dalla Lega e dai nazionalisti”.
“Sottovalutare tutto questo per rivendicare ogni giorno uno spazio nel dibattito politico, alimentando ulteriori conflitti non solo è sbagliato ma rischia di creare nella maggioranza fratture insanabili”, ha concluso Boccia.
In un’intervista al Corriere della Sera, il capogruppo in Senato del Pd, Andrea Marcucci, ha invitato gli alleati di governo a lavorare per trovare un compromesso sulla riforma.
“Il Mille Proroghe? Non mi interessa polemizzare sullo strumento, inviterei a confrontarsi prima sul merito. Ma se il decreto non fosse plausibile potrebbe essere un disegno di legge delega, oppure un emendamento alla proposta Costa, di Forza Italia”.
“La modifica della prescrizione – spiega – non basta. Come il Pd chiede da tempo, deve essere collegata a tempi del processo certi, definiti e brevi, come prevede la Costituzione”.
“Non critico Renzi né Bonafede, ma penso che bisognerebbe tutti sforzarsi di lavorare in modo costruttivo. Se le nostre migliori energie le impieghiamo per supportare il governo, invece che per criticarlo, le condizioni per un accordo ci sono”, ha aggiunto.
“Intanto – ha spiegato Marcucci – è necessario un rinvio della norma sulla prescrizione voluta da M5S e Lega. Potrà entrare in vigore quando gli altri provvedimenti sulla giustizia saranno vicini all’approvazione. Urlare contro il decreto legge o contro il Milleproroghe è sbagliato, bisogna mettersi al tavolo e trovare la soluzione”.