Prescrizione, cosa prevede il lodo Conte bis. L'annuncio di Renzi
Matteo Renzi ha fatto chiarezza sulla propria posizione in merito alla riforma della prescrizione. Ma cosa prevede il lodo Conte bis?
Matteo Renzi ha fatto chiarezza sulla propria posizione in merito alla riforma della prescrizione, dopo le polemiche degli ultimi giorni. Su Facebook, il leader di Italia Viva ha scritto: “La legge Bonafede cambierà. Come e quando cambierà dipende dalle arzigogolate tattiche parlamentari. Ma noi NON ci fermeremo finché gli avvocati e i magistrati continueranno a dire che le proposte di Bonafede sono incostituzionali. Ci vorranno settimane di dibattito parlamentare ma non abbiamo fretta”.
“Fare i populisti riesce a tutti, fare politica no”, ha sottolineato Renzi. “Nessuno vuol far cadere il governo ma non accetteremo mai di diventare grillini. Meno che mai sulla giustizia”.
“Sulla prescrizione domenica scorsa abbiamo detto la nostra a Cinecittà. Da allora ci stanno insultando – ha proseguito Renzi – mandano le veline ai giornali per farci apparire antipatici, fanno retroscena per dire che hanno vinto loro. Il massimo argomento tecnico che sanno usare contro di noi sono i sondaggi, non il merito delle leggi: anche questo è populismo. Lo ribadisco qui: la legge Bonafede cambierà”.
“Fare i populisti riesce a tutti, fare politica no. Il problema non è semplicemente la prescrizione ma la divisone garantismo versus giustizialismo”, ha precisato il leader di Italia Viva. “Questa battaglia non è una battaglia facile perché è una battaglia difficile da spiegare, tecnicamente complicata, lunga nelle procedure. Il populismo è facile, la politica è difficile. Ma è una battaglia di civiltà. Si tratta di far vincere la giustizia contro il giustizialismo. Le garanzie contro la demagogia”.
“Ci vorranno settimane di dibattito parlamentare ma alla fine ci daranno ragione. Come sull’IVA. Come sugli 80. Così sulla prescrizione. Noi non abbiamo fretta, ma abbiamo le idee chiare. E sappiamo che su questa partita dalla nostra ci sono i numeri e la Costituzione”, ha concluso Renzi.
Prescrizione, la replica del Pd
Il vicecapogruppo del Pd alla Camera dei deputati Michele Bordo ha dichiarato in una nota riportata dall’Ansa: “Prendiamo atto con soddisfazione che Matteo Renzi e Italia Viva hanno finalmente compreso che la loro contrarietà alle modifiche sostanziali concordate nella maggioranza sulla prescrizione avrebbe lasciato in vigore, purtroppo, la riforma Bonafede che loro stessi contestano. Meglio tardi che mai: avevamo detto sin dall’inizio che gli ultimatum erano sbagliati, siamo contenti adesso che Italia Viva abbia assunto una nuova posizione facendo marcia indietro“.
“A noi interessano i risultati – ha chiosato Bordo – non le polemiche tra alleati: lavoriamo in queste ore, come tra l’altro sottoscritto nel programma di governo, ad una riforma della giustizia che preveda tempi rapidi e certi per i processi, e a cambiamenti significativi sulla prescrizione che, lo voglio sottolineare ancora una volta, nessuno, tantomeno i renziani, aveva posto come pregiudiziale durante la discussione per la formazione del nuovo esecutivo. Questi sono per noi due risultati importanti. Pure Italia Viva, anche se in ritardo, farebbe bene a considerarli come passi in avanti. Ora però basta picconate, lavoriamo per cambiare insieme l’Italia”.
Prescrizione, cosa prevede la riforma di Bonafede e cos’è il lodo Conte bis
La riforma della prescrizione è stata inserita con un emendamento nella legge anticorruzione, approvata in via definitiva dalla Camera nel dicembre 2018. Il cosiddetto “lodo Conte bis”, così chiamato in riferimento all’avvocato Federico Conte, deputato di LeU, impone una distinzione tra condannati e assolti: di questi, il decorrere della prescrizione vale solo per i secondi. In particolare, per i condannati, la prescrizione si ferma dopo il primo grado di giudizio mentre il processo prosegue.
Se il condannato subisce una nuova condanna, la prescrizione si ferma definitivamente. Se viene assolto, recupera i termini di prescrizione che si erano temporaneamente congelati; il blocco della prescrizione, dunque, verrebbe applicato solo in caso di condanna in primo e in secondo grado di giudizio.