Si tuffa ogni mattina nell’Adda per cercare la figlia scomparsa
Un uomo, ogni mattina, si tuffa nel fiume Adda per cercare la figlia quindicenne scomparsa nelle acque
Ogni mattina un uomo va in bicicletta al fiume Adda, si immerge e cerca la figlia scomparsa. Quell’uomo è il papà di Hafsa, inghiottita dalle acque a soli 15 anni lo scorso 1° settembre. La quindicenne, come riporta il ‘Corriere della Sera’, era assieme alla cugina e stava tentando di raggiungere una spiaggetta al parco Bartesaghi di Sondrio, quando, forse, è scivolata ed è stata travolta dalla corrente.
Da oltre dieci giorni è scomparsa nel nulla, ma il padre continua a cercarla, scandagliando il fondo e frugando tra le rocce.
Le ricerche ufficiali sono proseguite per giorni ed è stato svuotato anche il bacino di Ardenno, ma la ragazza non è stata ritrovata.
Nel weekend le ricerche continueranno e lunedì è prevista una riunione in Prefettura a Sondrio per pianificare nuovi interventi.
Quando la figlia è scomparsa nel fiume Adda, il papà era in Marocco.
Alla ‘Provincia di Sondrio’ l’uomo ha dichiarato: “Non posso smettere di cercarla. Mi sto dando da fare per trovarla e spero che ci sia qualcuno con buona volontà che voglia mettersi a disposizione per aiutarmi. In tanti hanno operato per riportarmi la mia Hafsa. Sicuramente hanno fatto un buon lavoro, ma non sono riusciti a trovarla”.
L’uomo ha anche detto: “So nuotare bene e non voglio correre rischi, ma vorrei trovare Hafsa, che magari è incagliata da qualche parte. O magari spero di essere lì quando il fiume la restituirà. Non posso rimanere a casa ad aspettare”.
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