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Omicidio Pierina Paganelli, chiesta la scarcerazione per Louis Dassilva: non sarebbe lui l'uomo della cam 3

L'uomo della cam 3 non è Louis Dassilva: le indagini sull'omicidio di Pierina Paganelli verso la svolta? Gli esiti dell'incidente probatorio

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Depositata la richiesta di scarcerazione di Louis Dassilva. L’istanza è stata presentata dagli avvocati Riario FabbriAndrea Guidi, che assistono il 35enne di origini senegalesi in carcere per l’omicidio di Pierina Paganelli, al termine dell’udienza di incidente probatorio che si è tenuta presso il Tribunale di Rimini. Incidente probatorio che, secondo le indiscrezioni, ha dato esito negativo. Per questo Dassilva, a seconda delle decisioni che prenderà il gip, potrebbe presto ritornare libero.

Chiesta la scarcerazione per Louis Dassilva

Gli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi avrebbero depositato la richiesta di scarcerazione per Louis Dassilva, il 35enne senegalese in carcere dal 16 luglio 2024 con l’accusa di essere l’esecutore materiale dell’omicidio di Pierina Paganelli.

È quanto annunciato in diretta a Quarto Grado nel corso della puntata andata in onda venerdì 14 marzo. La richiesta sarebbe stata depositata al termine dell’udienza di incidente probatorio tenutasi presso il Tribunale di Rimini nella stessa giornata.

L’istanza è stata presentata a seguito dell’esito negativo dell’incidente probatorio sulla cam 3. Come riferito dall’inviato Guglielmo Mazzola "secondo il gip non ci sarebbe corrispondenza" tra l’uomo inquadrato la notte del 3 ottobre 2023 dalla telecamera di videosorveglianza della farmacia San Martino di via del Ciclamino 31 e il senegalese 35enne.

Il perito Sebastiano Battiato, ascoltato dai microfoni del format condotto da Gianluigi Nuzzi, ha parlato di "incompatibilità assoluta sulle altezze dei soggetti coinvolti (Dassilva ed Emanuele Neri, nda), in particolare di Dassilva". Tuttavia il gip avrebbe chiesto accertamenti anche sul colore della pelle i cui risultati potrebbero arrivare – scrive il Corriere della Sera – non prima del 28 aprile.

Il Dna assente sulla scena del delitto

A favore di Dassilva, inoltre, ci sarebbe l’assenza del suo Dna sulla scena del delitto. A supportare questa verità è stata la perizia condotta dal genetista forense Emiliano Giardina, anch’essa discussa nel corso dell’udienza del 14 marzo.

Tuttavia, l’esito negativo dell’esame del Dna sarebbe stato favorito dalla presenza di muffa sui vestiti indossati da Pierina Paganelli e da Louis Dassilva la sera dell’omicidio, un dettaglio che ha fatto sì che il Dna isolato dagli indumenti risultasse danneggiato.

Era già emerso, del resto, che il Dna di Dassilva fosse il grande assente sulla scena dell’omicidio di Pierina Paganelli. In una recente intervista rilasciata per MowMag la criminologa Roberta Bruzzone ha confermato il dato con queste parole:

Adesso, per quanto riguarda il Dna di Dassilva, e ve lo posso dire con tutta franchezza, non c’è niente. Oggi abbiamo questa informazione ve la posso dare per certa: dal punto di vista biologico e dattiloscopico non ci sono elementi che collocano Dassilva su quella scena.

Le prossime tappe sull’omicidio di Pierina Paganelli

Come anticipato, a seguito di questi risultati – la mancata corrispondenza tra Dassilva e l’uomo della cam 3 e l’assenza del suo Dna sulla scena del delitto – il 35enne senegalese potrebbe tornare libero.

Nel corso del collegamento da Rimini l’inviato di Quarto Grado Guglielmo Mazzola ha riferito che "a partire da oggi (14 marzo, nda) il gip Vinicio Cantarini "ha cinque giorni per prendere questa decisione". Louis Dassilva potrebbe essere interrogato in carcere lunedì 17 marzo e "già da martedì" potrebbe lasciare la prigione.

pierina-paganelli-omicidio-louis-dassilva-scarcerazione Fonte foto: ANSA
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