Omicidio Pierina Paganelli, arrestato Louis Dassilva: blitz della polizia all'alba, qual è il movente
Svolta nell'omicidio di Pierina Paganelli con l'arresto di Louis Dassilva, il vicino di casa che avrebbe avuto una relazione con la nuora della vittima
Svolta nel caso di Pierina Paganelli. All’alba di martedì 16 luglio la polizia ha arrestato Louis Dassilva con l’accusa di omicidio volontario pluriaggravato. Secondo gli inquirenti l’uomo avrebbe ucciso la donna perché sarebbe stata sul punto di scoprire la relazione tra lui e la nuora Manuela Bianchi.
- Arrestato all'alba Louis Dassilva
- Il movente dell'omicidio di Pierina Paganelli
- I dubbi sull'alibi di Dassilva
Arrestato all’alba Louis Dassilva
La polizia di Rimini si è presentata all’alba sotto casa di Louis Dassilva per eseguire un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell’uomo, accusato di aver ucciso il 3 ottobre scorso la sua vicina di casa, Pierina Paganelli.
Oltre all’omicidio della donna, uccisa nei garage del condominio in cui abitava con 29 coltellate, a Dassilva sono contestate anche tre aggravanti: la crudeltà, i futili motivi e l’aver approfittato di determinate condizioni che ostacolassero la privata difesa.
I funerali di Pierina Paganelli
Gli investigatori hanno accumulato diversi indizi che punterebbero verso la colpevolezza dell’uomo e che avrebbero reso meno credibile l’alibi fornito dallo stesso Dassilva. L’indagato sostiene infatti di essere rimasto in casa la sera del 3 ottobre.
Il movente dell’omicidio di Pierina Paganelli
Gli investigatori hanno ricostruito il movente per cui Louis Dassilva, il vicino di casa di Pierina Paganelli, avrebbe assalito e ucciso la donna con 29 coltellate nel garage del condominio in cui i due abitavano.
Stando a quanto trapela dalle indagini, Dassilva avrebbe avuto una relazione con Manuela Bianchi, moglie del figlio di Pierina Paganelli. La vittima sarebbe stata sul punto di scoprire questa relazione.
Per la giornata di oggi era in programma un interrogatorio proprio con Manuela Bianchi, per approfondire i possibili rapporti che la donna avrebbe intrattenuto con Dassilva prima dell’omicidio della suocera.
I dubbi sull’alibi di Dassilva
Gli inquirenti non si sono basati soltanto sul movente per arrivare all’arresto di Louis Dassilva, ma anche su diversi dubbi riguardanti l’alibi dell’uomo per il giorno dell’omicidio di Pierina Paganelli.
Dassilva ha sempre sostenuto di essere rimasto a casa, portando come testimonianza l’accesso alla piattaforma di streaming Netflix, avvenuto nelle ore in cui si sarebbe svolto l’omicidio di Pierina Paganelli.
Secondo la polizia però, negli accessi allo smartphone e alla piattaforma ci sarebbe un buco di circa 30 minuti, poco dopo le 22:00, che corrisponderebbe al tempo necessario per scendere nel seminterrato del palazzo e commettere l’omicidio.
Inoltre a ridurre la credibilità dell’alibi fornito dallo stesso Dassilva ci sarebbe il video di una telecamera di sorveglianza posizionata in una via nei pressi del condominio, che avrebbe ripreso una persona che potrebbe corrispondere all’imputato.