Omicidio a Rione Sanità a Napoli, Emanuele Durante ucciso a 20 anni: imparentato con Annalisa vittima di mafia
Emanuele Durante ucciso a Napoli. Parente di Annalisa, vittima innocente della camorra. Le indagini sono in corso al Rione Sanità
Sparatoria al Rione Sanità di Napoli: ucciso Emanuele Durante, 20 anni. Il giovane è stato raggiunto da colpi d’arma da fuoco mentre era sullo scooter. Imparentato con la famiglia di Annalisa Durante, vittima innocente di camorra nel 2004, è deceduto poco dopo all’ospedale dei Pellegrini.
Omicidio di Emanuele Durante
Emanuele Durante è stato raggiunto da colpi di pistola mentre si trovava a bordo di uno scooter. Secondo le prime ricostruzioni, ancora non confermate ufficialmente dai carabinieri, il 20enne sarebbe riuscito a raggiungere l’ospedale dei Pellegrini, ma è morto poco dopo il suo arrivo.
L’agguato è avvenuto nei pressi di una pompa di benzina in via Santa Teresa degli Scalzi, vicino al Ponte della Sanità, una zona già segnata da episodi di violenza.

Emanuele era nipote di Giovanni Durante, padre di Annalisa, la ragazza di 14 anni uccisa durante un raid di camorra nel 2004.
Le indagini sull’agguato
Sull’episodio indagano i carabinieri. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire la dinamica esatta dell’agguato e verificare il movente dietro l’omicidio.
Non si esclude nessuna pista, compresa quella di un regolamento di conti. L’agguato si inserisce in un contesto di crescente tensione criminale in alcune aree di Napoli.
Le forze dell’ordine stanno anche raccogliendo testimonianze e visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza installate nella zona.
Annalisa Durante: storia simbolo di Napoli
Annalisa Durante aveva solo 14 anni quando fu uccisa, il 27 marzo 2004, nel quartiere Forcella. Si trovava fuori da un negozio con le amiche quando fu colpita da un proiettile durante un conflitto a fuoco tra clan camorristici rivali.
Salvatore Giuliano, il giovane affiliato del clan omonimo che esplose il colpo fatale, è stato condannato a 18 anni di carcere.
L’omicidio di Annalisa scosse l’opinione pubblica italiana e spinse la famiglia, in particolare il padre Giovanni, a impegnarsi nella lotta per la legalità. Oggi, il nome di Annalisa è simbolo di una città che continua a chiedere giustizia e sicurezza.
