Morta l'ex assessora Miriam Ridolfi a Bologna: aveva organizzato i primi soccorsi dopo la strage alla stazione
A 79 anni è morta Miriam Ridolfi. Il 2 agosto 1980 era assessora al Comune di Bologna e coordinò i soccorsi per la strage alla stazione
È morta a 79 anni Miriam Ridolfi, nella sua Bologna. Una città che davvero fece “sua”, quando da subito si attivò per mettere in salvo i cittadini e i viaggiatori in quel terribile 2 agosto 1980, quando l’attentato alla stazione di Bologna strappò alla vita 85 persone innocenti. In quel periodo Miriam Ridolfi era assessora comunale e fu la prima a coordinare i soccorsi.
È morta Miriam Ridolfi
A dare la triste notizie è stata Simonetta Saliera, vice presidente della Regione Emilia Romagna, in una nota postata su Facebook.
Al cordoglio di Simonetta Saliera si è aggiunto quello delle altre istituzioni, dal sindaco di Bologna Matteo Lepore a quello di Stefano Bonaccini.
Come ricorda ‘Repubblica’, nella sua lunga carriera politica e amministrativa Miriam Ridolfi è stata preside presso il liceo Righi, ma viene ricordata soprattutto per la sua attività di assessora al Decentramento durante il mandato del sindaco Renato Zangheri.
Il suo impegno nel difficile coordinamento dei soccorsi a seguito della strage alla stazione di Bologna fece conferire alla città la Medaglia d’oro al valor civile da parte del Presidente della Repubblica Sandro Pertini.
Miriam Ridolfi e la strage di Bologna
In un’intervista rilasciata al ‘Resto del Carlino’ nel luglio 2021, Miriam Ridolfi riportò alla giornalista Maria Letizia Camparsi il suo ricordo della strage di Bologna.
In quel maledetto 2 agosto, Maria Ridolfi era stata nominata assessora al Decentramento e ai Servizi Demografici da appena quattro giorni. Quando vi fu l’esplosione alla stazione – oggi ancora immortalata dall’orologio rimasto fermo da quel momento – la Ridolfi si trovava in via dell’Indipendenza.
Per lei era il primo giorno di libertà dopo la fine degli esami al liceo Copernico, dove insegnava Storia e Filosofia. Al ‘Resto del Carlino’ raccontò: “Ero l’unico assessore di turno, gli altri erano in ferie, perciò solo io potevo firmare gli atti necessari ai provvedimenti in quel momento urgentissimi. In poche ore il Comune si trasformò in un Centro organizzativo“.
Un’esperienza, quella della strage di Bologna, che la segnò per sempre. Come lei stessa raccontò al ‘Carlino’, riuscì a tornare a casa solamente il 6 agosto, quando andò dalla suocera per prendere i suoi figli. Lì dimenticò il vestito indossato in quei quattro giorni infernali.
Sua suocera glielo restituì solamente nel 2002, e da quel giorno Miriam Ridolfi lo indossò in ogni commemorazione della strage.
Dopo la strage, la Ridolfi fondò l’Associazione per i familiari delle vittime della strage.
Il cordoglio della politica
Il sindaco di Bologna Matteo Lepore scrive: “Miriam è stata un esempio per tutta la comunità bolognese”, e ancora: “La sua passione ha ispirato molte persone e continuerà a farlo anche dopo la sua scomparsa”.
Simonetta Saliera scrive: “La sua morte mi riempie di tristezza perché lascia un grande vuoto in ognuno di noi”.
Nei ricordi di Stefano Bonaccini, Miriam Ridolfi “ha dato conforto e sostegno ai familiari delle vittime. Una solidarietà fatta anche di piccole cose, che Miriam ha sempre ricordato e che ha fatto di Bologna un esempio per il Paese”.