Milena Bernabò morta a 96 anni a Sant'Anna di Stazzema: ultima superstite dell'eccidio, salvò 3 bambini
Era l'ultima donna sopravvissuta all'eccidio di Sant'Anna di Stazzema del 12 agosto 1944: Milena Bernabò, 96 anni, era medaglia d'oro al valore civile
È morta a 96 anni Milena Bernabò, ultima testimone sopravvissuta all’eccidio di Sant’Anna di Stazzema e medaglia d’oro al valore civile. Superstite della strage nazifascista del 1944, salvò tre bambini dalla morte, sfuggendo ai soldati tedeschi dopo essere stata ferita. Un simbolo di coraggio e memoria, ricordata nel giorno dell’addio con commozione dalle istituzioni.
- Chi era Milena Bernabò
- Il gesto eroico di Milena Bernabò
- Il ricordo del sindaco
- L'eccidio di Sant'Anna di Stazzema
Chi era Milena Bernabò
Milena Bernabò è scomparsa il 2 febbraio a Sant’Anna di Stazzema, in provincia di Lucca, lì dove il 12 agosto del 1944 cambiò il destino di tre anime, scrivendo il suo nome nella storia.
Ultima donna decorata con la medaglia d’oro al valore civile tra i sopravvissuti all’eccidio, uno dei più atroci crimini nazifascisti, Milena, allora 16enne, compì infatti un gesto eroico, strappando alla morte tre bambini.
Fonte foto: ANSA
Milena Bernabò
Il gesto eroico di Milena Bernabò
Ci vollero 60 anni per riconoscere il valore di quello che Milena ebbe la forza e il coraggio di compiere quel giorno: era il 12 ottobre 2004.
Quando la strage spezzò la vita di 560 persone, Milena si trovava a Vaccareccia e fu rinchiusa in una stalla insieme ad altri compaesani, in seguito a un rastrellamento. Nel momento in cui i militari aprirono il fuoco, si protesse dietro i corpi della sorella e di un’amica, sfuggendo così alla morte.
Malgrado le ferite, trovò la forza di aprire un varco nel soffitto in fiamme e mise in salvo tre piccoli: Mario di 5 anni, insieme a Mauro e Lina, entrambi di 10.
Il ricordo del sindaco
Milena Bernabò era “un pezzo di storia di Sant’Anna, una testimone di uno dei momenti più tragici della nostra storia” ha ricordato il sindaco Maurizio Verona, che ha menzionato anche le altre medaglie d’oro consegnate alle concittadine Cesira Pardini e Genny Bibolotti Marsili.
“Insieme rappresentano tutte le donne e le bambine che, con un coraggio straordinario, sono riuscite a salvarsi e a sopravvivere alla brutalità di quel giorno. La ricorderemo per la forza che ha dimostrato, per la sua determinazione nel tenere viva la memoria di quanto accadde” ha aggiunto il primo cittadino.
“Nonostante il passare del tempo assistiamo ancora a segni pericolosi di ideologie distruttive, che dobbiamo contrastare con forza, rispettando e onorando chi ha sacrificato la propria vita per un futuro migliore. Milena Bernabò è stata un simbolo di questo impegno e della determinazione di chi, come lei, ha dedicato la propria vita a trasmettere il ricordo di ciò che accadde” ha concluso.
L’eccidio di Sant’Anna di Stazzema
L’eccidio di Sant’Anna di Stazzema fu un massacro compiuto dalle SS tedesche, supportate da altri reparti, contro cittadini indifesi.
Tre colonne di soldati circondarono il paese all’alba, rastrellando donne, bambini e anziani, poi rinchiusi in stalle e case, uccisi con mitra, bombe e incendi. Tra le vittime, la più giovane fu Anna Pardini, di soli 20 giorni.
L’eccidio si inserisce in una scia di massacri nazifascisti in Toscana: Forno, Fivizzano, Pioppetti di Montemagno e Bergiola, culminati a Marzabotto. I tedeschi giustificarono l’operazione come una repressione antipartigiana, ma fu in realtà una mera rappresaglia contro civili inermi.
