Chiara Poggi e la figura di Andrea Sempio indagato: un libro sul delitto di Garlasco parlava già di lui
Nel 2022 Andrea Sempio è finito in un libro sul delitto di Garlasco, scritto da Gabriella Ambrosio: l'intervista alla scrittrice sulla svolta nel caso di Chiara Poggi
Il delitto di Garlasco finisce in tv e sui giornali il 13 agosto 2007, quando Chiara Poggi viene trovata morta nella sua casa, nel comune della provincia di Pavia. Alberto Stasi, il fidanzato della vittima, è stato condannato in via definitiva: ma a distanza di 18 anni dalla morte di Chiara Poggi, il caso si riaccende. C’è un nuovo indagato, Andrea Sempio, all’epoca dei fatti 19enne e amico del fratello della vittima. Già indagato diversi anni fa, la sua storia era stata raccontata da Gabriella Ambrosio, in un libro pubblicato nel 2022: Virgilio Notizie l’ha intervistata dopo gli ultimi aggiornamenti legati alla vicenda.
Cosa c’è nel libro
Sul delitto di Garlasco sono usciti diversi libri, tra cui Il garbuglio di Garlasco. Un perfetto colpevole e l’ostinata ricerca della verità, scritto da Gabriella Ambrosio e pubblicato da Rubbettino nel 2022.
In quelle pagine si parte dal dubbio e in quel dubbio si resta, ma rappresentano un volume interessante perché consistono in una presa diretta fatta dall’autrice in forma di romanzo, sentendo le persone coinvolte, a partire dai giudici fino ad arrivare allo stesso Alberto Stasi, l’unico condannato per la morte di Chiara Poggi, che all’epoca del delitto era la sua fidanzata.
Fonte foto: Gabriella Ambrosio
Il libro ci fa conoscere i protagonisti della vicenda, come avvocati e consulenti, giudici e periti.
Lo stile è quello del romanzo, la scrittura fluida e cinematografica, ma non si tratta di fiction bensì di un caso vero, ricostruito attenendosi a migliaia di pagine processuali, interrogatori, intercettazioni e grazie alla conoscenza diretta dei protagonisti.
L’intervista a Gabriella Ambrosio
Come è nato il libro?
“Una sera ero a cena con amici, tra cui una regista che raccontava di aver fatto il casting per un film e spiegava che stava cercando un certo tipo di volto. Qualcuno ha detto: il bocconiano occhi di ghiaccio e io, che ho sempre scritto di etica della comunicazione, ho pensato che si trattasse di un’immagine molto crime e mi è rimasta in testa. Penso che in qualche modo sia un’etichetta che rimane addosso ed è rimasta addosso a Stasi. Così piano piano ho recuperato tutto, ho conosciuto giudici, avvocati e personaggi e tutti mi sono apparsi diversi da come immaginavo”.
Quali sono state le sue fonti per scrivere il libro?
“Ho parlato con quattro giudici, ho avuto accesso a tutti gli atti del tribunale, ho parlato con gli avvocati, con la madre di Chiara Poggi, con i periti e con Alberto Stasi”.
E perché ha deciso di scrivere un libro su questo celebre caso di cronaca nera?
“Il mio libro nasce dal dubbio e rimane nel dubbio fino alla fine, perché è un dovere etico: il dubbio sta nel mezzo, non dà sentenze”.
Alla luce della recente svolta, le chiedo se nel suo libro si parla di Andrea Sempio?
Sì, c’è tutto: il DNA, le intercettazioni, le telefonate dal suo cellulare a casa di Chiara Poggi in quei giorni precedenti al delitto, quando c’era solo lei, l’alibi con lo scontrino e altre cose in merito al contesto del paese. Non so come la Procura abbia ripreso in mano tutto, aspettiamo di vedere come andrà a finire”.
Si aspettava una svolta del genere nel 2025 o l’ha colta di sorpresa?
“Non mi aspettavo questa svolta, ero ancora sotto choc per il fatto che la Corte Europea non avesse portato avanti la richiesta di riapertura del processo a Stasi, una richiesta avanzata perché non erano stati sentiti due testimoni della difesa”.
Il cugino di Chiara Poggi e consulente della famiglia (Paolo Reale, ndr) dice che: “La nuova indagine non porterà a nulla. Andrea Sempio era stato già indagato e prosciolto anni addietro. Anche se hanno prelevato il suo Dna non ci sarebbe il materiale genetico con cui compararlo perché è stato tutto utilizzato durante le prime indagini”.
“La famiglia di Chiara Poggi ha sempre dichiarato che non esiste altro colpevole oltre Alberto Stasi, quindi mi aspettavo questa dichiarazione”.
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Chi è Gabriella Ambrosio
Nata nel novembre 1954, Gabriella Ambrosio è scrittrice, saggista, pubblicitaria e giornalista.
Ha una laurea in Filosofia e il suo curriculum è davvero ricco di esperienze: a partire dal lavoro nella pubblicità e nella carta stampata, senza dimenticare la cattedra come docente di Teorie e tecniche della comunicazione pubblicitaria alla facoltà di Scienze della Comunicazione alla Sapienza di Roma.
Nel corso della sua lunga e prestigiosa carriera ha scritto molto, dai saggi Siamo quel che diciamo (2002) e Le nuove terre della pubblicità (2005), editi da Meltemi, alla narrativa.
Suoi romanzi sono Prima di lasciarsi (Nutrimenti), pubblicato in diversi Paesi del mondo, Il garbuglio di Garlasco (Rubbettino editore), Tu che conosci gli uomini (Affiori Giulio Perrone) e il racconto Stecco contenuto nell’antologia Freedom (Mondadori).
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