Liliana Resinovich, Sebastiano Visintin incalzato da Federica Panicucci sul cordino: "Cosa vuoi che ti dica?"
Continua il giallo del cordino nelle indagini sull'omicidio di Liliana Resinovich: perché era presente sul corpo e nella casa di Sebastiano Visintin?
Perché in casa di Sebastiano Visintin c’era un cordino compatibile con quello trovato sul corpo di Liliana Resinovich? Secondo la super perizia recentemente depositata, la 63enne rinvenuta il 5 gennaio 2022 in un boschetto a Trieste sarebbe caduta vittima di un omicidio. Una giornalista aveva rinvenuto la stessa tipologia di cordino nell’appartamento in cui viveva la coppia, ma quando viene incalzato dai cronisti Sebastiano Visintin si chiude nel silenzio.
- Federica Panicucci incalza Sebastiano Visintin
- Il giallo del cordino
- I reperti chiave dell'omicidio di Liliana Resinovich
Federica Panicucci incalza Sebastiano Visintin
Raggiunto a Trieste da un’inviata di Mattino Cinque Sebastiano Visintin viene interrogato circa la presenza in casa di un cordino simile a quello rinvenuto sul cadavere della moglie.
"Queste sono cose apparse a Quarto Grado, non so come lo sapessero, non so chi gliel’ha detto, ma di questa cosa non voglio parlarne".
Nella puntata dell’11 marzo di Pomeriggio Cinque Sebastiano Visintin è ospite nello studio del format condotto da Federica Panicucci, che lo incalza per capire la dinamica del ritrovamento di quel cordino nella sua abitazione.
"Se avessi avuto qualcosa da nascondere avrei fatto sparire tutto", ma la conduttrice gli fa notare che quei cordini in casa sarebbero arrivati in un secondo momento, per cui gli chiede cosa ci facesse uno di quegli oggetti sul corpo di Liliana Resinovich. "Dopo averli trovati sono andato dalla polizia, cos’era? Un autogol?".
Il giallo del cordino
Come riferito, il giallo del cordino si riferisce al mistero del dettaglio rinvenuto sul cadavere di Liliana Resinovich il 5 gennaio 2022, quando il corpo della 63enne fu rinvenuto dopo 14 giorni di ricerche.
Il cordino, infatti, potrebbe essere servito all’assassino per sigillare i sacchi neri che avvolgevano il corpo della vittima. Due anni dopo Sebastiano, alle telecamere di Quarto Grado, ha mostrato un cassetto che un tempo conteneva oggetti personali della moglie. Tra questi c’era un gomitolo di spago compatibile con quello ritrovato sulla scena del delitto.
Visintin ha raccontato che dopo aver trovato quel materiale in casa sarebbe andato dalla polizia per segnalare lo strano ritrovamento.
I reperti chiave dell’omicidio di Liliana Resinovich
Nelle 235 pagine della super perizia compilata dalla dottoressa Cristina Cattaneo e depositata presso la Procura di Trieste sono elencati i reperti presenti sul corpo di Liliana Resinovich. Elementi, questi, che hanno ribaltato la precedente ipotesi del suicidio e hanno aperto agli inquirenti lo scenario di un omicidio.
Nello specifico si tratta di "elementi piliferi" che possono provenire da un cuoio capelluto, da zone pubiche o da altre parti del corpo, che possono rivelare l’identità del presunto assassino della 63enne.
Altre tracce biologiche potrebbero essere presenti sul cordino usato dall’assassino per sigillare i sacchi di plastica nel quale è stato avvolto il cadavere di Lilly. La super perizia ha dunque aperto la strada a un nuovo approccio alle indagini, tre anni dopo il ritrovamento della donna che il 14 dicembre 2021 si era allontanata da casa senza mai farvi ritorno, dopo aver fatto colazione con il marito.
