Migranti, Saviano attacca Zingaretti: "Regala il Paese a Salvini"
Saviano all'attacco di Zingaretti dopo risoluzione del governo e del Parlamento sulla Libia
Roberto Saviano sceglie i social per attaccare il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, dopo il voto favorevole dei gruppi parlamentari “al rifinanziamento degli aguzzini libici che qualcuno, per lavarsi la coscienza, ancora chiama Guardia costiera libica“, scrive lo scrittore.
“Il silenzio di Zingaretti sul rifinanziamento dei trafficanti libici di esseri umani – sottolinea Saviano – regala il Paese alla peggiore destra populista. Quei soldi, i nostri soldi, vanno usati per costruire corridoi umanitari non per finanziare lager”.
Lo scrittore affonda il colpo lamentando il silenzio di Zingaretti: “Ma il Segretario del Pd non risponde. Non risponde a me che ieri ho chiesto conto del cambio di rotta su Repubblica e, peggio, non risponde alla sua base. Ma è normale: lui è lui e per la nomenclatura del Pd i migranti in Libia sono meno di niente”.
Infine, la chiosa di Saviano: “Direte, ma perché chiedi coerenza a una politica che ha come caratteristica l’incoerenza? Perché le menzogne di chi si fa portatore di istanze umanitarie sono pericolose. Spingono la società ad accettare progressivamente che tutto ciò che è giusto non ce lo possiamo permettere. Il silenzio del Segretario del Pd sul rifinanziamento della Guardia costiera libica – conclude – può essere interpretato solo come il silenzio dei complici“.
Migranti, il messaggio di Zingaretti
Poco dopo, Nicola Zingaretti ha pubblicato un post su Facebook in cui sottolinea come il dibattito sulla risoluzione del governo e del Parlamento sulla Libia “è del tutto legittimo“.
“Le argomentazioni della mozione mi paiono ragionevoli – spiega il segretario -, ma è del tutto evidente che per quanto mi riguarda il Pd dovrà verificare con assoluta inflessibilità se questo nostro impegno in Libia effettivamente cambia le cose nella direzione auspicata e soprattutto pone termine alla condizione infernale nella quale sono costretti a vivere tanti migranti“.
“Sarà una verifica passo dopo passo – conclude – perché ripeto i principi che richiamavo all’inizio e che sono la stessa sostanza dell’esistenza del Pd, non possono essere minimamente traditi nella realizzazione pratica della nostra politica”.