Massimo Bochicchio, l'esame del Dna conferma la morte: suo il corpo carbonizzato dell'incidente a Roma
Il corpo carbonizzato nell'incidente in via Salaria, a Roma, è del 56enne Massimo Bochicchio, ma restano ancora dubbi sulle cause
L‘esame del Dna non lascia più spazio a dubbi, dando la conferma che tutti si aspettavano. La persona morta il 19 giugno 2022 a Roma, sulla via Salaria dopo un grave incidente in moto, è proprio Massimo Bochicchio. La salma del broker dei vip, che si trovava ai domiciliari ed era sotto processo per riciclaggio e attività finanziaria abusiva, potrà dunque essere riconsegnata ai familiari per le esequie.
Bochicchio, l’esame del Dna conferma l’identità
Subito dopo l’incidente avvenuto a giugno in diversi hanno pensato ad un’altra truffa da parte del 56enne, ma non è stato così. L’esame del Dna, richiesto per zittire chiunque abbia avuto dubbi, ha infatti confermato che il corpo carbonizzato nell’incidente avvenuto in via Salaria a Roma è proprio quello di Massimo Bochicchio. Il risultato del test, che ha paragonato il Dna della vittima con quello del fratello, è stato depositato come prova per il processo.
I dubbi erano nati in seguito alle modalità dell’incidente, avvenuto proprio alla vigilia dell’udienza del processo sulla maxi frode da 300 milioni di euro che vedeva coinvolti, come vittime, personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport come Marcello Lippi, Antonio Conte e Stephan El Shaarawy.
Il luogo dell’incidente del 19 giugno a Roma
La dinamica dell’incidente
Sin dalle prime ore dopo l’incidente mortale gli inquirenti, che hanno aperto un fascicolo d’indagine sulla morte del broker, hanno cercato di ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. Il 56enne, secondo una prima ricostruzione, avrebbe perso il controllo della sua moto finendo contro un muro, poi l’esplosione del mezzo avrebbe carbonizzato il corpo di Bochicchio probabilmente morto sul colpo dopo l’impatto a gran velocità.
Successivamente, sentiti alcuni testimoni, è emerso un altro quadro. La moto di Bochicchio, infatti, sarebbe prima esplosa e, diventando ingestibile, si sarebbe successivamente schiantata contro il muro.
Le cause dell’incidente
Dopo aver chiarito l’identità della vittima e le modalità d’incidente, restano ancora da capire le cause. Gli investigatori, infatti, non hanno ancora chiare le cause dell’incidente mortale e al vaglio ci sono più ipotesi.
La prima è quella di un possibile suicidio, ma non si esclude anche la pista di un sabotaggio o di un malore alla guida per il 56enne che aveva promesso di rimborsare tutte le vittime dei suoi raggiri.