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Ombre sulla morte del broker Massimo Bochicchio: tre inquietanti ipotesi al vaglio degli investigatori

Com'è morto davvero Massimo Bochicchio, il broker delle truffe milionarie ai danni di nomi molto noti dello sport e del mondo dello spettacolo?

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Ci sono inquietanti interrogativi attorno alla misteriosa morte di Massimo Bochicchio, il broker conosciuto per le truffe ai danni di importanti nomi del mondo del calcio e dello spettacolo, su tutti gli ex commissari tecnici azzurri Antonio Conte e Marcello Lippi.

Il 56enne è rimasto vittima di un incidente a bordo della sua moto, una BMW truccata, mentre si trovava in via Salaria, a Roma. Il sinistro è stato ripreso dalla telecamere di videosorveglianza della zona.

I filmati sono ora al vaglio degli inquirenti, che stanno passando in rassegna tutte le ipotesi e le possibili dinamiche che hanno portato alla morte il re delle truffe proprio il giorno prima della sentenza contro di lui.

Cosa si vede nel video dell’incidente in via Salaria

Nelle registrazioni dell’Aeroporto Roma Urbe è ripreso il ciclomotore sfrecciare a tutta velocità per poi schiantarsi contro un muro di cinta e prendere fuoco.

Come riporta Il Messaggero, gli agenti del III Gruppo Nomentano stanno entrando in possesso di altre immagini per ricostruire lo schianto nei dettagli.

Secondo ben tre testimoni, automobilisti che si trovavano in via Salaria intorno alle 11.30 di domenica 19 giugno, infatti, la moto avrebbe virato all’improvviso a destra, finendo contro il muro.

Ombre sulla morte del broker Massimo Bochicchio: tre inquietanti ipotesi al vaglio degli investigatoriFonte foto: ANSA
Il luogo dell’incidente che è costato la vita a Massimo Bochicchio.

Chi ha visto Massimo Bochicchio prima della sua morte?

Potrebbe essere utile anche ricostruire la strada percorsa dal 56enne. Tra i punti ancora da chiarire c’è infatti il punto di partenza e di arrivo dell’ultimo viaggio di Massimo Bochicchio.

L’uomo si trovava agli arresti domiciliari in seguito alla maxi inchiesta scattata dopo le denunce di diversi vip, che avevano dichiarato di essere stati raggirati dal broker, affidandogli decine di milioni di euro per fare degli investimenti.

Aveva ottenuto dal giudice un permesso di due ore al giorno per fare attività fisica e sottoporsi ai controlli per il diabete. E in genere lo sfruttava per passeggiare vicino a casa, come riporta ancora Il Messaggero.

Gli inquirenti si interrogano anche su un altro punto fondamentale della vicenda. Chi ha visto Massimo Bochicchio prima di morire? E quale potrebbe essere il ruolo di altre persone nell’incidente?

Le inquietanti ipotesi degli investigatori

Sono tre le ipotesi al vaglio della Procura. Quella del malore, per il momento esclusa dall’autopsia, quella del guasto meccanico del ciclomotore e addirittura quella dell’istigazione al suicidio.

Lunedì 20 l’uomo avrebbe dovuto apparire davanti ai giudici per parlare delle truffe di cui era accusato e che coinvolgevano importanti nomi dello sport, dello spettacolo e della Roma bene.

Per un processo che avrebbe potuto ritorcersi contro le 34 vittime delle truffe, che avevano girato a Massimo Bochicchio ingenti quantità di denaro con la speranza di vedere lievitare ulteriormente i loro patrimoni milionari (e forse non dichiarati).

L’udienza è stata rimandata a settembre, e senza un accusato non è chiaro come si procederà per tutelare chi si era affidato al broker.

E che forse ha agito contro il 56enne, uccidendolo o convincendolo a compiere un gesto estremo, solo per difendere il proprio onore e il proprio contro in banca.

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