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Manovra, presidio di protesta del M5S: Conte e i suoi deputati rimangono alla Camera dopo la chiusura

I deputati del M5S si sono rifiutati di uscire dall'Aula a lavori conclusi in aperta contestazione contro il Governo

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Tensione alta a Montecitorio sul voto della Legge di Bilancio con i deputati del Movimento cinque stelle che sono rimasti in Aula per protesta dopo la chiusura dei lavori. La richiesta di fiducia del Governo sulla Manovra è arrivata alla Camera in tarda serata: la votazione si terrà domani alle 20.30, dopo la fiducia avrà inizio la seduta fiume che proseguirà senza ulteriori rinvii fino al voto finale sul provvedimento, il quale dovrebbe arrivare a tarda notte. Lo riporta Ansa.

Il presidio di protesta del M5S

La decisione dell’Esecutivo ha però provocato la protesta del M5S. A chiusura dell’Aula di Montecitorio, dopo che il governo ha posto la fiducia sulla Legge di Bilancio, la pattuglia dei pentastellati guidati da Giuseppe Conte ha deciso di mantenere il proprio posto nell’Emiciclo in aperto dissenso contro il Governo, reo di aver “sabotato il confronto”.

La situazione è grave e indecente – ha scritto sui social il leader M5s, rivolgendosi in diretta Facebook ai suoi follower -. Il governo non permette un confronto sulla manovra: abbiamo deciso di presidiare l’aula e di parlarne in trasparenza qui con tutti voi”.

Al termine dei lavori i deputati cinque stelle si sono rifiutati di lasciare la Camera intervenendo uno dopo l’altro davanti alla webcam.

Vogliamo aprire una finestra con voi – ha aggiunto Conte – coinvolgervi e avere con voi una discussione diretta da quest’Aula. Per questa ragione ci alterneremo con tutti i parlamentari per raccontarvi le cose che non vanno di questa manovra, le ragioni per cui è una manovra recessiva per il Paese”.

È una manovra nel segno dell’austerity. Meloni aveva annunciato sfracelli per difendere l’interesse nazionale ma ha avuto il plauso dei falchi del rigore”, ha denunciato ancora l’ex premier.

Manovra, slitta il voto

In seguito al rinvio a domani della votazione, secondo le indiscrezioni provenienti da Montecitorio, il voto sulla Manovra potrebbe arrivare anche all’alba di sabato al termine della seduta notturna, ma non è escluso che i lavori si spingano all’ora di pranzo. E a complicare le cose c’è anche l’incastro dei programmi d’Aula. Il voto della Legge di Bilancio potrebbe però slittare anche a lunedì, per la soddisfazione delle opposizioni.

Manovra, tensioni alla Camera

La giornata alla Camera si è aperta con le tensioni per l’emendamento sulla caccia dei cinghiali in città, sul quale è però arrivato lo stop da parte della presidenza.

Lo scontro è continuato anche per l’emendamento da mezzo miliardo per i Comuni, entrato in Manovra per errore come spiegato dal Governo e stralciato per mancanza di coperture tra le proteste delle opposizioni, e le modifiche al bonus per i diciottenni.

giuseppe-conte Fonte foto: ANSA
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