Manifesto funebre imbrattato con scritte omofobe a Pinerolo: la solidarietà social di Claudio Marchisio
Un manifesto funebre è stato imbrattato con scritteomofobe nel comune di Pinerolo, vicino a Torino
Discriminazioni omofobe a Pinerolo. Nella cittadina in provincia di Torino i manifesti con cui un uomo annunciava la morte del compagno sono stati imbrattati con insulti contro l’orientamento sessuale del vedovo e del defunto.
I manifesti imbrattati
Il 26 agosto scorso a Pinerolo un manifesto funebre appeso sulla bacheca comunale è stato imbrattato con insulti omofobi rivolti al defunto e al vedovo che dava l’annuncio della morte del compagno.
La coppia viveva nel vicino comune di Torre Pellice. L’atto discriminatorio di vandalismo è stato perpetrato attaccando un foglietto con un insulto omofobo al manifesto stesso, subito al di sotto del nome del defunto.
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La reazione di Torino Pride
Immediata la reazione di indignazione del Torino Pride, principale organizzazione per i diritti delle persone LGBT+ della provincia del capoluogo piemontese, che ha espresso sdegno per quanto accaduto.
Il coordinatore Marco Giusta ha dichiarato: “Non si può che provare rabbia e disgusto davanti a una cosa del genere. Non c’è neanche più rispetto per una persona che non c’è più e per un affetto che continua”.
Il portavoce dell’associazione ha poi continuato: “A livello personale e come coordinamento Torino Pride siamo al fianco del compagno e della famiglia di questa persona che è mancata e invito tutto la comunità di Torre Pellice nello stringersi con affetto a questa famiglia, loro concittadina, per dimostrare che esiste un’altra umanità che non accetta l’odio e l’omofobia”.
La solidarietà di Claudio Marchisio
La notizia si è diffusa molto rapidamente sui social, dove le immagini del manifesto funebre imbrattato hanno causato reazioni di solidarietà nei confronti della famiglia del defunto.
Tra le altre reazioni spicca quella dell’ex calciatore torinese della Juventus Claudio Marchisio, che su Instagram ha scritto un post esprimendo vicinanza al compagno del defunto.
L’ex centrocampista ha dichiarato: “Se è vero che i social network hanno anche un potere positivo, allora è giusto prendere posizione con forza affinché comportamenti come questi non vengano più tollerati. Il mio pensiero va a Corrado e alla famiglia di Adriano”.