Chi è il generale Roberto Vannacci: carriera militare e polemiche per il libro accusato di omofobia e razzismo
La carriera militare del generale Roberto Vannacci, trasferito ad altro incarico dopo le polemiche sul suo libro omofobo e sessista
Ex capo dei paracadutisti della Folgore, il generale di Divisione dell’Esercito Roberto Vannacci è da giorni al centro di un caso che sta facendo molto discutere per un suo libro che contiene molti passaggi omofobi, razzisti e sessisti. Dopo le tante polemiche, sabato 18 agosto Vannacci è stato rimosso dal ruolo di comandante dell’Istituto geografico militare: verrà trasferito ad altro incarico.
Chi è il generale Vannacci
Nato a La Spezia, il generale di Divisione Roberto Vannacci ha 54 anni. Ex comandante della Brigata Folgore e del reggimento paracadutisti Col Moschin, ha appena lasciato la guida dell’Istituto geografico militare, l’ente cartografico dello Stato.
Come si legge nella pagina dell’Esercito sul suo curriculum, Vannacci ha frequentato il 168° Corso dell’Accademia Militare e della Scuola di Applicazione, la Scuola di Guerra, il Corso Superiore di Stato Maggiore in Romania, il 6° corso Superiore di Stato Maggiore Interforze e la maggior parte dei corsi specifici nazionali e NATO per Forze Speciali.
Ha conseguito la laurea magistrale in Scienze Strategiche presso l’Università di Torino, la laurea magistrale in Scienze Internazionali e Diplomatiche a Trieste e la laurea magistrale in Scienze Militari all’università di Bucarest.
Ha conseguito inoltre il Master di II livello in Scienze Strategiche all’università di Torino e il Master di II livello in Studi Internazionali Strategico-Militari in collaborazione con l’Università Cattolica di Milano e l’Università LUISS di Roma.
La carriera militare
Vannacci ha iniziato la sua carriera militare come ufficiale paracadutista nell’unità di incursori dell’Esercito, il Reggimento d’assalto Paracadutisti Col Moschin. Ha anche ricoperto l’incarico di “Chief Special Forces” presso il Corpo d’Armata di reazione Rapida della NATO a Solbiate Olona.
Nel 2009 è stato in Afghanistan quale Assistente Militare del Capo di Stato Maggiore della International Security and Assistance Force (ISAF). È stato comandante dei paracadutisti Col Moschin dal 2011 al 2013.
Dal 2014 al 2016 ha ricoperto il ruolo di Capo Ufficio Relazioni Internazionali presso il III Reparto dello Stato Maggiore della Difesa. Dal 2016 al 2017 è stato comandante della Brigata paracadutisti Folgore.
Dal 2018 al 2020 ha ricoperto l’incarico di Capo di Stato Maggiore della Divisione Vittorio Veneto. Nel 2020 è diventato Addetto per la Difesa presso la Federazione Russa, con accreditamenti secondari in Bielorussia, Armenia e Turkmenistan. Dichiarato “persona non grata” da Mosca dopo l’invasione dell’Ucraina ha cessato tale incarico nel settembre 2022.
Quindi il nuovo incarico alla guida Istituto geografico militare. Dopo le polemiche dei giorni scorsi, il 18 agosto l’Esercito ha comunicato di averlo destituito. L’incarico termina il 20 agosto 2023, Vannacci verrà messo a disposizione del comando delle forze operative terrestri.
Le operazioni militari
Il generale Vannacci ha partecipato a numerose operazioni militari in Somalia, Ruanda, Yemen, Costa d’Avorio, nei Balcani, in Iraq, Afghanistan e Libia, sempre al comando di unità di forze speciali.
È stato comandante del contingente italiano durante la guerra in Iraq nel 2017. In Afghanistan è stato prima comandante dell’unità militare Task Force 45 e poi Capo di Stato Maggiore delle Forze Speciali della NATO.
In Libia nel 2011 è stato impiegato in supporto alle autorità diplomatiche italiane dove, tra l’altro, ha organizzato e portato a termine l’evacuazione d’emergenza della sede diplomatica di Tripoli.
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