Maestro assolto perché maschio e quindi violento: bocciata la sentenza

Un maestro di scuola materna è stato condannato a 1 anno e 8 mesi per maltrattamenti ai suoi piccoli alunni. La sentenza arriva dopo che era stato assolto dalla prima Corte d’Appello. In quell’occasione il pg dell’accusa aveva anche chiesto scusa all’imputato, che sarebbe stato vittima di una “iniziativa arbitraria” dei Carabinieri “per sbattere il mostro in prima pagina“.

È servita la Cassazione per sottolineare che l’assoluzione del Tribunale di Milano sarebbe stata “sessista” e “contraria alle più basilari regole del comportamento civile” di un insegnante, come ha ricostruito il Corriere della Sera.

Arrestato nel 2018, il maestro era stato condannato in primo grado per poi essere assolto dopo 16 mesi di arresti domiciliari. Nei video, secondo le tre giudici del collegio d’Appello, non vi era traccia dei maltrattamenti agli alunni. Tanto che nella decisione finale ci si chiedeva il perché della prima sentenza.

“I filmati restituivano un comportamento brusco, molto maschile, frutto della necessità di una comunicazione fisica in luogo di quella verbale, da alcuni neppure comprensibile per via di problematiche varie, frutto di stanchezza e di tensione legata alla tenuta di una classe con almeno cinque etnie e con bambini di età compresa tra i due e i cinque anni”, si legge nell’assoluzione.

Frasi che alla Corte di Cassazione sono apparse “una smaccata prospettiva giustificazionista in chiave sessista“, che associa un simile stile educativo come “antropologicamente proprio del genere maschile, e in quanto tale tollerabile”.

Nonché “contraria alle più basilari regole del comportamento civile che un insegnante, in particolare, è tenuto più di ogni altro a osservare. Non esiste mai necessità di una comunicazione fisica, che nel caso si concretizzava in un intervento manesco violento, in luogo di quella verbale”.

“Tanto più nell’accudimento di bambini piccoli”. Inoltre, per i giudici, i “comportamenti violenti” non possono essere “giustificati da stanchezza e tensione legata alla tenuta di una classe con etnie varie”.

Insomma la Cassazione ha stabilito che la decisione per il maestro, assolto perché maschio e quindi violento, non aveva senso di esistere, e per questo i giudici della seconda Corte d’Appello lo hanno condannato a 1 anno e 8 mesi, sospensione condizionale e revoca delle provvisionali alle parti civili.

Fonte foto: ANSA