L'Ad del Consip Marco Mizzau accusato di sessismo: due colleghe si dimettono, decaduto l'intero CdA
Il consiglio di amministrazione di Consip è decaduto dopo che due consigliere si sono dimesse per le accuse di sessismo all'amministratore delegato Marco Mizzau
Decaduto l’intero CdA di Consip. Dopo le accuse di sessismo all’ad Marco Mizzau, le altre due consigliere dell’ente che gestisce gli acquisti della pubblica amministrazione si sono dimesse annullando anche la carica dell’amministratore delegato.
Le dimissioni del CdA di Consip
Il consiglio di amministrazione di Consip è decaduto in seguito alle dimissioni della presidente Barbara Luisi e della vicepresidente Luisa D’Arcano, due delle tre componenti del CdA insieme all’amministratore delegato Marco Mizzau.
Il CdA non può continuare a lavorare se la maggioranza dei consiglieri si dimette, quindi è decaduto. Il Consip è un ente controllato dal ministero dell’Economia e delle Finanze che si occupa di gestire ed eseguire la maggior parte degli acquisti della pubblica amministrazione.
Il ministero dell’Economia, da cui dipende il Consip
Per le dimissioni non sono state date ragioni ufficiali, ma a quanto emerge sarebbero legate alle accuse di sessismo sollevate da alcune dipendenti nei confronti di Mizzau e alla successiva istruttoria interna.
Le accuse di sessismo a Marco Mizzau
Il primo report delle accuse di sessismo a Marco Mizzau risale al 27 marzo, quando il blog Sassate riportò alcune frasi che l’amministratore delegato di Consip avrebbe detto ad alcune dipendenti.
“Tu donna che sai fare il caffè o che ragioni solo sull’onda dei tuoi ormoni” è uno degli esempi riportati dall’articolo, che però non cita alcuna fonte, affermando che la situazione era ben conosciuta all’interno dell’ambiente lavorativo.
Nonostante le accuse e un’istruttoria interna, Mizzau non si era dimesso e questo avrebbe portato all’azione delle altre due consigliere che, dimettendosi a loro volta, avrebbero rimosso dalla sua posizione l’amministratore delegato.
La difesa di Mizzau
Fino a quando non sarà nominato un nuovo consiglio di amministrazione, Mizzau rimarrà in carica per le questioni di ordinaria amministrazione del Consip. L’ex amministratore delegano non ha però rinunciato a difendersi:
“Io ho sempre pensato e detto pubblicamente che le donne hanno una marcia in più e lo credo fermamente: se penso alla mia famiglia, sono io quello che cucina, figurarsi se faccio fare il caffè alle segretarie, lo preparo io a tutti, ho la macchinetta in ufficio” ha dichiarato Mizzau.
“Per me parlano i fatti e trovo assurdo che tutto arrivi da un blog che pubblica cose anonime, ricevo da giorni messaggi di solidarietà, dalle lavoratrici soprattutto, non capisco queste accuse” ha poi concluso.