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Il netturbino accusato di stupro compare nella fiction di Rai 1 su Mameli, una vittima: "Sono scioccata"

Il netturbino di Riano accusato di tre casi di violenza sessuale ha fatto la comparsa nella fiction di Rai 1 dedicata a Goffredo Mameli

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Mentre si svolge il processo per gli stupri di cui è accusato, su Rai 1 va in onda la fiction dedicata a Goffredo Mameli in cui compare il volto dell’imputato: è una delle comparse della serie tv. La notizia raccontata dal quotidiano ‘La Repubblica‘ è arrivata anche a Stefania Loizzi, la prima donna a denunciare il presunto stupro da cui sono partite le indagini a carico di Ubaldo Manuali: il netturbino di Riano a processo per violenza sessuale plurima che ha prestato il suo volto come comparsa nella fiction targata Rai.

Le accuse di stupro

A dare risalto alla vicenda, come accennato, è stato il quotidiano ‘La Repubblica‘ che ha spiegato come il volto apparso per qualche secondo nella fiction di Rai 1 nelle vesti di comparsa, fosse dell’uomo che la mattina di quello stesso giorno si trovava in tribunale per il processo in cui è accusato di alcuni stupri.

Stando a quanto riportato dal quotidiano, l’uomo sarebbe accusato di tre violenze sessuali. Sono state le presunte vittime, in aula, a ricostruire il modus operandi che l’uomo avrebbe adottato.

Prima, spiega ‘La Repubblica‘, l’approccio tramite i social, poi un appuntamento dove però il presunto responsabile degli stupri avrebbe narcotizzato e violentato le donne riprendendole a loro insaputa. Il processo, infatti, verterebbe anche sue due casi di revenge porn.

Il racconto della prima donna che ha denunciato

Le indagini sarebbero partire dalla denuncia di una delle presunte vittime di Manuali. Si tratta della 49enne Stefania Loizzi che nel gennaio 2023 ha denunciato l’uomo. Da lì la polizia avrebbe scoperto nel telefono di Manuali i video di altre donne.

Sempre in base a quanto riportato da ‘La Repubblica‘, pare che la donna dopo l’incontro con il netturbino avesse intuito cose le fosse accaduto decidendo di dirigersi subito in pronto soccorso. Lì sarebbero state riscontrate nel suo corpo tracce di benzodiazepine.

“Quella sera lui è venuto a cena a casa mia, dopo aver insistito a lungo”, ha raccontato Loizzi a Repubblica spiegando che i due avrebbero brindato: “Ho dato un paio di sorsate, ma dalla seconda non ricordo più nulla“.

La donna ha quindi ripercorso i ricordi di quella notte. Ha detto di essersi svegliata, che stava male e che non riusciva a tenersi in piedi. “Un’oretta dopo ho avvertito un peso addosso e una mano sulla faccia. Era lui”, ha proseguito la 49enne.

“Gli ho chiesto cosa ci facesse lì con me e mi ha risposto che mi ero sentita male e che non se l’era sentita di lasciarmi sola“, ha aggiunto Loizzi: “Poi se ne è andato. Io da che ero vestita con jeans e maglietta mi sono ritrovata in pigiama e senza il reggiseno”.

“Non sono io a dovermi nascondere”

Sarebbe stato proprio l’articolo riportato da ‘La Repubblica‘ a far scoprire alla donna che l’uomo accusato di stupro è lo stesso apparto in tv come comparsa nella fiction su Mameli.

“Sono scioccata”, ha confessato la donna al quotidiano: “A me hanno puntato il dito contro per aver rilasciato un’intervista, lui si dà alla bella vita facendo fiction e noi donne abusate soffriamo ancora per quello che ci ha fatto”.

Sono anche rimasta senza lavoro. Davvero questa è un’ingiustizia”, ha aggiunto la donna che nell’intervista rilasciata a ‘La Repubblica‘ ha anche spiegato di aver avuto un crollo in aula quando lo ha rivisto: “Avevo detto no al separé, perché sono sempre dell’idea che non sono io a dovermi nascondere“.

netturbino-accusato-stupri-comparsa-mameli Fonte foto: istockphoto
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