Travaglio elenca le bugie di Giorgia Meloni indagata sul caso Almasri: "Mente approfittando dell'ignoranza"
Travaglio smonta le accuse di Meloni ai magistrati nel caso Almasri, sostenendo che la premier indagata mente per coprire la gestione politica fallimentare
In un editoriale al vetriolo, Marco Travaglio smonta le dichiarazioni di Giorgia Meloni indagata per il caso Almasri. Secondo il direttore del Fatto Quotidiano, la premier avrebbe mentito approfittando dell’ignoranza popolare e manipolando a suo piacimento i fatti per delegittimare i magistrati e gridare al complotto sulla vicenda del torturatore libico.
Giorgia Meloni indagata: le accuse
La vicenda che vede Giorgia Meloni indagata riguarda la mancata permanenza in carcere di Mohammed Almasri, un torturatore libico su cui pendeva un mandato di cattura internazionale emesso dalla Corte dell’Aja.
Meloni ha accusato i magistrati di usare la notifica dell’indagine per “intimidirla e ricattarla”, sostenendo che il suo governo non avrebbe colpe dirette nella mancata esecuzione dell’ordine.
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Mohammed Almasri
Ma secondo Travaglio, le sue dichiarazioni rappresentano una distorsione della realtà.
I magistrati, infatti, avrebbero agito correttamente notificando l’indagine, come previsto dalla legge italiana, senza attribuire responsabilità penali immediate. Per Travaglio, Meloni ha scelto di alzare i toni per nascondere una gestione politica fallimentare.
L’attacco di Travaglio
In un passaggio chiave del suo editoriale pubblicato giovedì 30 gennaio, Travaglio accusa Meloni di aver approfittato della scarsa conoscenza delle procedure giudiziarie da parte del pubblico per lanciare accuse infondate. La notifica di indagine, spiega, non equivale a un’accusa formale, ma è semplicemente un atto dovuto per informare la premier della denuncia ricevuta.
“Quello che sventolava non era un avviso di garanzia”, sottolinea Travaglio, ricordando che Meloni non rischia nulla al momento, a meno che dalle indagini non emergano elementi concreti.
Il problema, sostiene il giornalista, è che la premier ha scelto di strumentalizzare l’intera vicenda, creando un clima di tensione istituzionale e suggerendo un complotto inesistente.
Il caso Almasri
Il caso Almasri rappresenta per Meloni non solo una questione legale, ma anche una sfida politica e mediatica.
Travaglio conclude il suo editoriale ricordando che il mancato arresto di Almasri è solo l’ultima di una serie di vicende che potrebbero danneggiare Meloni nel lungo termine: “Questa volta non è possibile gridare al complotto senza conseguenze”.
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