"Il modello di Putin è l'Italia fascista di Mussolini": la rivelazione dell'economista Vladislav Inozemtsev
L'economista Vladislav Inozemtsev ha tracciato un profilo della Russia di Vladimir Putin, che si ispirerebbe all'Italia fascista di Mussolini
Il modello del presidente russo Vladimir Putin non sarebbe la Germania nazista, bensì l’Italia fascista di Benito Mussolini. A rivelarlo è stato l’economista Vladislav Inozemtsev, direttore del Centro Ricerche sulle Società Post-industriali con sede a Mosca, sul ‘Sole 24 Ore’.
La Russia di Putin secondo Inozemtsev
L’economista Vladislav Inozemtsev ha spiegato che il primo pilastro della Russia di Putin è l’esaltazione dell’irredentismo e della militarizzazione. Le sue parole: “Nella Russia putiniana le celebrazioni della Giornata della Vittoria sul nazismo hanno surclassato tutte le altre relative agli eventi storici dell’Unione Sovietica. Il culto di un passato glorioso ha fornito la giustificazione migliore per il riarmo. Nello stesso tempo, Putin ha alimentato il sentimento antioccidentale presentando la fine della Guerra Fredda come prodotto di complotto e tradimento, causa del crollo e della scomparsa dell’Urss”.
Il secondo pilastro, stando all’analisi di Inozemtsev, è la statalizzazione dell’economia. Il terzo pilastro, invece, sono le “agenzie di controllo”, che servono allo Zar assieme alle armate paramilitari per essere sul territorio.
Putin e il precedente di Hitler: parla l’ex oligarca russo Khodorkovsky
Anche l’ex oligarca russo, ora in esilio, Borisovich Khodorkovsky ha rilasciato alcune dichiarazioni su Vladimir Putin.
Khodorkovsky, sopravvissuto a condizioni da gulag durante un decennio di carcere con condanne per frode e evasione fiscale dopo aver tentato di organizzare una forza di opposizione al potere di Putin. ha detto al ‘Corriere della Sera’: “Ho la sensazione che le élite occidentali all’università non abbiano studiato bene la storia della Seconda guerra mondiale. Si stanno comportando esattamente come fecero di fronte a Hitler e sappiamo tutti a cosa ha portato questo atteggiamento. Nei regimi dittatoriali, i ricchi imprenditori non hanno mai voce in capitolo né forza politica sufficienti per imporre un cambio al vertice. Da noi c’è una dittatura. Tutti questi ricchi imprenditori che oggi vediamo colpiti dalle sanzioni per Putin non sono nessuno. Sono la servitù. Non sono in grado di far nulla, sanno solo servire”.
L’ex oligarca russo ha aggiunto: “Il momento delle sanzioni è passato. Sono convinto che la fase in cui si poteva risolvere il problema con le sanzioni sia alle nostre spalle. Ora siamo di fronte a un’alternativa: o a Putin si dà una dimostrazione di forza militare, che renda possibile negoziare veramente; altrimenti, in assenza di questa dimostrazione di forza, lui continuerà ad andare avanti finché non si scontrerà con una resistenza di tipo militare”.
Putin come Hitler: la protesta in Polonia.
L’obiettivo “ufficiale” di Putin: le sue parole
Vladimir Putin è tornato a parlare nelle ultime ore. Citato dall’agenzia ‘Tass’, il presidente russo ha affermato che “l’obiettivo della Russia non è occupare l’Ucraina“. Putin ha accusato l’Ucraina di “sabotare la soluzione pacifica della crisi”. Secondo il presidente russo, l’avanzata in Ucraina “si sta sviluppando con successo in stretta conformità con i piani già approvati”. Per Vladimir Putin a subire “un vero genocidio”, sono stati gli abitanti del Donbass per 8 anni.
Stando a quanto dichiarato dal presidente russo, l’Occidente sta tentando di “cancellare la Russia”. Poi Putin ha aggiunto: “Il popolo russo sarà in grado di distinguere i patrioti dai traditori”.