Houthi annunciano di aver colpito la portaerei americana Uss Eisenhower in risposta all'attacco di USA e UK
“Colpita la portaerei americana Uss Dwight D. Eisenhower nel Mar Rosso”: l’annuncio degli Houthi, smentito dalla difesa USA
“Abbiamo colpito la portaerei americana Uss Eisenhower”: è quanto dichiarato dal portavoce dei ribelli Houthi dello Yemen, da mesi in conflitto con le navi occidentali in transito nel Mar Rosso. Ma la difesa degli USA smentisce l’attacco.
Houthi: “Colpita la portaerei americana Eisenhower”
I ribelli Houthi hanno annunciato di aver attaccato e colpito la portaerei americana Uss Dwight D. Eisenhower nel Mar Rosso.
Lo ha dichiarato il portavoce militare dei miliziani yemeniti, Yahya Saree all’agenzia russa Tass.
La portaerei Uss Dwight D. Eisenhower
“È stato un colpo preciso” è il commento di Saree, che ha parlato del lancio di diversi missili e razzi scagliati contro la portaerei.
L’attacco, sostengono gli Houthi, è una risposta diretta a quello lanciato la notte precedente da Regno Unito e Stati Uniti contro le strutture dell’organizzazione.
Non è stato reso noto se i missili scagliati con l’Eisenhower abbiano provocato danni e vittime.
Poche ore dopo l’annuncio, funzionari della difesa statunitense hanno affermato di “non essere a conoscenza di alcun attacco alla portaerei”.
La risposta all’attacco degli USA
Il presunto attacco dei ribelli sciiti è una risposta a quanto avvenuto nella notte tra il 30 e il 31 maggio 2024.
Un’azione militare congiunta tra Stati Uniti e Gran Bretagna ha preso di mira con diversi raid aerei obiettivi Houthi nella provincia di Hodeidah, in Yemen.
Il bilancio è di 14 morti e circa 40 feriti, compresi civili, riferisce l’emittente televisiva legata ai miliziani Al-Masirah.
Il raid lanciato dai paesi occidentali fa parte degli sforzi volti a fermare gli attacchi del gruppo ribelle alle navi che passano per il Mar Rosso.
L’operazione congiunta ha preso di mira tre località nella città portuale di Hodeidah dove, ha affermato il ministro della Difesa britannico, Grant Shapps, si trovavano droni e armi terra-aria.
“Come sempre è stata posta la massima cura nella pianificazione degli attacchi per ridurre al minimo qualsiasi rischio per i civili o le infrastrutture non militari” ha sottolineato Shapps in una nota.
Aggiungendo che “condurre i raid nelle ore notturne avrebbe dovuto limitare ulteriormente tali rischi”.