Terremoto in Myanmar, è morta la donna incinta estratta dalle macerie dopo 55 ore: aveva 35 anni
A Mandalay una donna estratta dalle macerie è morta poco dopo mentre tentavano di rianimarla. Era incinta e aveva 35 anni. Cosa succede nel Myanmar
Non ce l’ha fatta Mathu Thu Lwin, la donna di 35 anni che i soccorritori erano riusciti ad estrarre viva dalle macerie del complesso residenziale Sky Villa di Mandalay, in Myanmar, tra i centri maggiormente devastati dal terremoto. La donna era incinta e aveva resistito per 55 ore. Secondo le indiscrezioni Mathu avrebbe esalato il suo ultimo respiro mentre i soccorritori tentavano di rianimarla subito dopo averla estratta dai detriti.
- È morta la donna incinta salvata dalle macerie
- Il tragico bilancio: 1700 morti
- Molte aree del Myanmar non sono state raggiunte
È morta la donna incinta salvata dalle macerie
La tragica notizia è arrivata nel pomeriggio di domenica 30 marzo. Mathu Thu Lwin, 35 anni, era stata estratta viva dalle macerie del complesso residenziale Sky Villa, crollato a seguito delle prime scosse del terremoto che ha colpito il Myanmar.
Sky Villa si componeva di 4 palazzine da 11 piani, tre delle quali erano crollate dopo il sisma. Mathu Thu Lwin si trovava in una di queste.

Secondo The Jordan Times per poterla estrarre dalle macerie i soccorritori le avrebbero amputato una gamba, ma una volta liberata dai detriti le sue condizioni sono peggiorate improvvisamente.
Come ricostruisce Agence France-Press i soccorritori hanno fatto di tutto per rianimarla, fino ad essere costretti a constatarne la morte durante le manovre di salvataggio.
Il tragico bilancio: 1700 morti
In pochi giorni, certi numeri, li fa soltanto una guerra. Per questo la Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (FICR) su X ha diramato una nota che sottolinea la tragedia: “Quello a cui stiamo assistendo qui in Myanmar è un livello di devastazione che non si vedeva da oltre un secolo in Asia”.
Secondo un report riportato da Al Jazeera, dopo la prima scossa di terremoto di magnitudo 7.7 si parla di almeno 1700 morti, ma le stime prevedono che – da un bilancio tra i feriti gravi e i dispersi – il numero potrebbe salire fino a 10 mila.
Molte aree del Myanmar non sono state raggiunte
AP News scrive che molte aree del Myanmar non sono ancora state raggiunte dai soccorritori. Cara Bragg della Catholic Relief Services con sede a Yangon ha dichiarato che per questo motivo le operazioni di soccorso sono state frutto dell’iniziativa di volontari. Questi ultimi, infatti, starebbero cercando di liberare le persone servendosi degli strumenti a loro disposizione.
Per quanto riguarda le strutture sanitarie “stanno davvero lottando per far fronte all’afflusso di feriti, c’è carenza di forniture mediche e le persone hanno difficoltà a trovare cibo e acqua pulita“, ha concluso Bragg.
