Terremoto in Myanmar, nuove scosse fino a magnitudo 5.1 e sale il bilancio dei morti: si cercano superstiti
Il terremoto in Myanmar di magnitudo 7.7 è stato avvertito anche nei Paesi vicini, in particolare in Thailandia: situazione e bilancio delle vittime
Sale ancora il bilancio dei morti del violento terremoto in Myanmar (ex Birmania), che ha interessato anche i Paesi vicini, su tutti la Thailandia. Il bilancio (temporaneo) ufficiale riferisce di oltre 1600 vittime, ma secondo la stima fornita da Usgs (United States Geological Survey) il numero potrebbe toccare quota 10mila. Intanto, nuovi forti scosse sono state registrate nell’area.
Il racconto della giornata
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Nel Myanmar batte un caldo torrido: "Si sente l'odore della morte"
Alla tragedia della morte si aggiunge l’odore dei corpi: succede specialmente a Mandalay e nel distretto di Chang U, dove il termometro ha raggiunto temperature pari a 42 gradi. Sotto le macerie ci sono ancora i corpi da recuperare, e i superstiti parlano di un “forte odore di morte” nell’attesa dell’arrivo dei soccorsi. Lo riporta il Corriere della Sera.
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L'Unicef chiede "fondi urgenti" per "milioni di bambini in grave rischio"
Unicef ha lanciato un appello per “milioni di bambini in grave rischio”. Nella nota riportata da Repubblica si chiedono “fondi urgenti” dal momento che i bambini che in prima persona sono stati colpiti dal devastante terremoto del Myanmar “stavano già vivendo affrontando conflitti, sfollamenti e privazioni“. “In pochi minuti, hanno perso i loro cari, le loro case e l’accesso ai servizi essenziali. I bisogni sono enormi e aumentano di ora in ora”, ha aggiunto la direttrice generale Catherine Russell.
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Il primo bilancio dell'OMS: "Servono 8 milioni di dollari"
In una nota pubblicata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) si legge che quanto sta accadendo in Myanmar è valutato “come un’emergenza di livello 3, il più alto del suo programma di risposta alle emergenze”. Dunque l’Organizzazione ha stabilito la necessità di trovare 8 milioni di dollari “per salvare vite, prevenire malattie e stabilizzare e ripristinare i servizi sanitari essenziali”.
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Sagaing, quattro persone estratte vive dalle macerie
Oltre al drammatico bilancio dei morti esiste anche una conta dei sopravvissuti. È quanto accaduto a Sagaing, a 20 km da Mandalay, dove dalle macerie di un edificio crollato sono state recuperate quattro persone ancora in vita nonostante le 60 ore trascorse dalla prima scossa e la lunga permanenza tra i detriti.
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Incinta salvata dopo 55 ore: muore poco dopo
Mathu Thu Lwin, donna incinta di 35 anni, è stata estratta viva dopo oltre 55 ore dalle macerie del condominio Sky Villa, crollato a Mandalay durante il terremoto di venerdì. I soccorritori avevano sperato di averla salvata, ma poco dopo la liberazione è stata dichiarata morta. Inutili i tentativi di rianimazione effettuati sul posto. L’articolo.
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Cimiteri saturi, cadaveri cremati in strada
A Mandalay, i crematori non riescono più a gestire l’alto numero di vittime causate dal terremoto. Solo il 29 marzo sono stati cremati oltre 300 corpi, e più di 200 il giorno successivo, secondo quanto riferito da un residente a Myanmar Now. A causa del sovraffollamento, molte famiglie ricorrono alla cremazione dei propri cari direttamente in strada, fuori dai luoghi di sepoltura ufficiali. I principali cimiteri della città, come Kyanikan, Taung-Inn e Myauk-Inn, sono saturi e incapaci di far fronte all’emergenza. I cadaveri continuano ad accumularsi di ora in ora, mentre la situazione igienico-sanitaria e umanitaria peggiora drasticamente.
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La Croce Rossa: "Devastazione senza precedenti"
Dopo il devastante terremoto di magnitudo 7.7 in Myanmar, la Croce Rossa ha lanciato l’allarme per una possibile crisi umanitaria senza precedenti. La Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (Ifrc) ha definito la devastazione come la peggiore in Asia da oltre un secolo, evidenziando come il disastro si aggiunga a fragilità già esistenti nel Paese. Alexander Matheou, direttore regionale per l’Asia-Pacifico, ha parlato di una situazione drammatica che richiede un intervento immediato. Secondo l’Ifrc, l’entità del disastro è tale da rendere urgente la mobilitazione di aiuti, sia per la risposta immediata che per la ripresa a lungo termine. Per affrontare l’emergenza, è stato lanciato un appello internazionale per raccogliere 100 milioni di franchi svizzeri (circa 105 milioni di euro). L’obiettivo è sostenere almeno 100.000 persone fornendo aiuti salvavita e assistenza continua nelle zone più colpite.
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Nella costruzione del grattacielo di Bangkok crollato per il terremoto di venerdì sarebbe coinvolta anche un’impresa italo-thailandese.. A riferirlo è il Bangkok Post.
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Papa: "Preghiamo per il Myanmar"
Papa Francesco, nel suo testo preparato per l’Angelus., ha scritto: “Continuiamo a pregare per la pace in Myanmar, che soffre tanto anche per il terremoto”,
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L'allarme dell'Onu: Grave carenza di forniture mediche"
Tramite una nota, l’Onu ha lanciato l’allarme sulle operazioni di soccorso in Myanmar, gravemente ostacolate dalle strade bloccate e dagli edifici crollati, oltre che dalla mancanza di forniture mediche: “Una grave carenza di forniture mediche sta ostacolando gli sforzi di risposta, tra cui kit per traumi, sacche di sangue, anestetici, dispositivi di assistenza, medicinali essenziali e tende per gli operatori sanitari”.
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Si cercano superstiti a Bangkok
Anche i cani molecolari potrebbero essere impiegati nella ricerca di sopravvissuti a Bangkok. Le autorità non hanno confermato la notizia di un video inviato alla madre da un uomo che sarebbe imprigionato in un ascensore nel palazzo crollato nella capitale della Thailandia.
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Nuove scosse di terremoto fino a magnitudo 5.1
Due scosse di terremoto sono state registrate nelle ultime ore in Myanmar, dopo quelle potentissime (di magnitudo 7.7 e 6.4) verificatesi nella giornata di venerdì: alle ore 10.20 locali (le 3,50 in Italia) l’istituto geosismico americano (Usgs) ha rilevato un sisma di magnitudo 5.1 vicino la capitale Naypyidaw a una profondità di 10 km, preceduta di circa 9 ore da una di 4.2 a Shwebo, che si trova a circa 70 km di distanza in direzione nord da Mandalay.
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Una scossa di terremoto di magnitudo 7.7 ha colpito la Birmania venerdì 28 marzo, alle ore 14.20 locali (le 7.20 ora italiana). Il sisma è stato avvertito con forza anche nei Paesi vicini, come la Thailandia.
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