Frase di Augusto Barbera sulle donne scatena le polemiche: le parole del presidente della Corte Costituzionale
Critiche al presidente della Corte Costituzionale Augusto Barbera per aver definito le donne "impazienti", le scuse e la spiegazione
Il neo presidente della Corte Costituzionale Augusto Barbera fa infuriare le donne sui social per una frase pronunciata in conferenza stampa sul mondo femminile. Il presidente della Consulta, infatti, le ha definite “impazienti” riguardo alla ricerca di un’effettiva parità di genere e di norme che mettano fine alla violenza degli uomini fino all’omicidio.
- Le parole di Barbera che fanno infuriare
- La rabbia delle donne
- La spiegazione del presidente della Corte Costituzionale
Le parole di Barbera che fanno infuriare
A far discutere sono le parole che Augusto Barbera ha pronunciato martedì 12 dicembre 2023 alla Corte durante il discorso di insediamento. Nel corso della conferenza, infatti, una giornalista lo aveva interrogato sulle donne, con la neo guida della Consulta che aveva replicato ricordando le battaglie e le vittorie femminili ottenute grazie alla Corte, a partire dall’ingresso negli uffici pubblici e in magistratura dopo la sentenza del 1962.
Dopo aver parlato, tra le altre, di illegittimità del reato di adulterio previsto dal codice Rocco, e le aperture sul diritto di famiglia per i nati fuori dal matrimonio e la vittoria del doppio cognome, Barbera ha pronunciato quella frase che ha sollevato le proteste.
Lo dico a molte donne impazienti, che nell’auspicare nuovi traguardi, non bisogna dimenticare quelli che sono stati i progressi fatti
La rabbia delle donne
E quel “donne impazienti”, in un battibaleno, è circolato sui social. Una parte di un discorso più ampio che, decontestualizzato, ha creato tanta polemica.
Il web, lato femminile, si è subito indignato e diverse utenti si sono chiese se “davvero Barbera abbia fatto questa dichiarazione”. “Direi che sono impaziente e un po’ allibita all’idea che il presidente della Corte parli di “tempi” da rispettare. Per cosa? Per riconoscere l’uguaglianza di cittadini e cittadine??? Inconcepibile” scrive una magistrata in un messaggio.
Augusto Barbera col presidente della Repubblica Sergio Mattarella
La spiegazione del presidente della Corte Costituzionale
Ma Barbera ha tenuto subito a difendersi, meravigliandosi della polemica montata per una frase, appunto, decontestualizzata.
Nel tardo pomeriggio di giovedì il presidente della Consulta ha quindi precisato di non sognarsi “mai di pensare che l’impazienza di reclamare un diritto possa in qualche modo avere un’accezione negativa. Al contrario, le donne hanno tutto il diritto di essere impazienti“.
“Anche grazie alla Corte, si è profuso il massimo impegno per raggiungere un giorno l’obiettivo, purtroppo ancora lontano, della piena parità dei generi” ha detto Barbera che ha parlato anche di “un percorso intrapreso molti anni fa da cui trarre alimento per le lotte che riguardano tutti noi”.