Eitan, respinto in Israele il ricorso del nonno: la sentenza
Il Tribunale di Tel Aviv hanno stabilito il ritorno di Eitan entro 15 giorni in Italia dalla zia Aya Biran
Il piccolo Eitan è stato rapito e deve tornare in Italia. Il tribunale distrettuale di Tel Aviv ha respinto il ricorso presentato dai legali di Shmuel Peleg contro la sentenza di primo grado favorevole ad Aya Biran, nella quale si restituiva alla zia paterna la custodia. La decisione che arriva da Israele rappresenta un ulteriore passo avanti sulla vicenda del bambino, unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, conteso tra i due rami della parentela.
Eitan, respinto in Israele il ricorso del nonno: “Deve ritornare in Italia”
Lo apprende ‘Ansa’, citando i legali della famiglia Biran. “Eitan Biran – si legge nella sentenza, diffusa dai Biran – è stato rapito dall’Italia verso Israele e deve ritornare al suo abituale luogo di residenza in Italia“.
I legali rappresentanti della zia paterna Aya, Shmuel Moran ed Avi Chimi, hanno commentato con soddisfazione la sentenza della corte distrettuale “e speriamo – hanno aggiunto – che questo sia l’ultimo passaggio prima che Eitan torni alla sua famiglia e alla sua casa in Italia“.
Rammarico per la sentenza dalla parte della famiglia Peleg, residenti in Israele: “Eitan – ha detto il portavoce della famiglia Gadi Solomon – è un bambino israeliano ed ebreo i cui parenti avrebbero voluto che crescesse e fosse educato in Israele”.
La decisione di fare tornare il bambino in Italia era stata espressa lo scorso 25 ottobre dal tribunale della famiglia di Tel Aviv nel rispetto delle tempistiche stabilite dalla Convenzione dell’Aia su minori sottratti.
Gli avvocati della famiglia Peleg starebbero studiando adesso la possibilità di ricorrere alla Corte Suprema.
Eitan, respinto in Israele il ricorso del nonno: la contesa
A seguito di quella sentenza nella quale si stabiliva che Shmuel Peleg “ ha allontanato il bambino dal suo luogo di residenza abituale“, la procura di Pavia ha spiccato un mandato d’arresto internazionale per il nonno 63enne.
Il bambino era stato sottratto dalla custodia della zia paterna Aya Biran, lo scorso 11 settembre, dal nonno Shmuel Peleg, ufficiale dell’esercito in pensione, durante una visita autorizzata.
Eitan da quel giorno si trova in Israele dove si è consumata la contesa per l’affidamento della tutela tra la zia paterna e la zia materna Gal, che avrebbe voluto portare il nipote a vivere con il ramo della famiglia israeliana.