Mottarone, "in ostaggio" il bimbo sopravvissuto: parla la zia di Eitan
La zia del piccolo Eitan ha denunciato che il piccolo è tenuto "in ostaggio" in Italia: cosa sta succedendo
La zia di Eitan, il bambino unico sopravvissuto alla strage della funivia del Mottarone, ha lanciato un allarme sulla situazione del piccolo. La zia materna del bambino superstite della tragedia del maggio scorso, in cui hanno perso la vita anche i suoi genitori, ha parlato per spiegare cosa sta succedendo.
La dura denuncia della zia di Eitan e del legale: “Eitan è in ostaggio in Italia”
“Eitan – ha rivelato la donna – è stato sottratto da una famiglia che non lo conosceva, che in precedenza non era stata a lui vicina in alcun modo”.
Attualmente Eitan si trova in Italia affidato alla zia paterna, Aya Biran, ma per l’avvocato Ronen Dlayahu “Eitan è in ostaggio” e ha proposto il suo ritorno in Israele, come riporta il Corriere della Sera.
“Il diritto di Eitan è che dovrebbe avere una casa dove i suoi genitori volevano che crescesse; come ebreo in una scuola ebraica, e non in una scuola cattolica in Italia”, hanno affermato.
“È impensabile – hanno denunciato la zia e il legale – che il bimbo sia tenuto da una madre che non lo ha mai conosciuto e che prima della tragedia non aveva nemmeno una foto con lui”.
Chi è Eitan e a chi è stato affidato
Unico scampato allo schianto della funivia che lo scorso 23 maggio provocò la morte di 14 persone nei pressi del Lago Maggiore, Eitan ha perso entrambi i suoi genitori nell’incidente, oltre al fratellino Tom e ai bisnonni Barbara e Yitzhak. La famiglia viveva in Italia vicino Pavia.
Dopo un ricovero all’ospedale Regina Margherita di Torino, il piccolo è rimasto in Italia e ora vive con i parenti del padre. L’affidamento provvisorio era stato deciso dal tribunale dei minori di Torino.