Donald Trump contro George Clooney dopo le accuse sulla libertà di stampa: "Attore di Serie B, fallito"
George Clooney ha parlato di scontro epocale tra governo e stampa negli Usa e Donald Trump, che ha replicato su Truth Social, non l'ha presa bene
Donald Trump ha attaccato George Clooney definendolo, su Truth Social, una “star di Serie B” e “un politologo fallito“. L’attore aveva criticato lo stato della libertà di espressione e di stampa negli Stati Uniti e per questo è finito nel mirino del presidente Usa. “Quello tra governo e stampa è uno scontro epocale”, ha detto Clooney nel corso di un’intervista, scatenando le ire presidenziali.
- Cosa ha detto George Clooney
- L'attacco di Trump a Clooney
- George Clooney e il suo Good Night and Good Luck
- George Clooney sulla libertà di stampa
Cosa ha detto George Clooney
George Clooney ha parlato anche della decisione di ritirare il sostegno a Joe Biden, scrivendo un op-ed sul New York Times che, secondo molti, avrebbe indotto l’allora presidente al ritiro dalla corsa alla Casa Bianca.
Quello tra governo e stampa è “uno scontro epocale”, ha detto l’attore.

L’attore George Clooney
Con questa frase Clooney si è riferito anche a quanto sta accadendo al Los Angeles Times e al Washington Post, i cui proprietari hanno impedito alle redazioni di schierarsi a nome della testata nelle elezioni presidenziali dello scorso novembre.
L’attacco di Trump a Clooney
“Quando gli altri tre poteri – esecutivo, legislativo e giudiziario – ci tradiscono, la stampa deve riuscire”, ha detto George Clooney. Quella dell’attore, premio Oscar per Syriana (e come produttore per Argo assieme a Ben Affleck e Grant Heslov), è stata una riflessione allargata sullo stato della libertà di espressione e di stampa negli Stati Uniti che non è piaciuta al presidente Trump.
Come spesso accade, il tycoon non le ha mandate a dire e ha utilizzato uno dei suoi mezzi preferiti, Truth Social, per replicare a Clooney, definito, appunto, una “star di Serie B e un politologo fallito”.
George Clooney e il suo Good Night and Good Luck
George Clooney è stato intervistato nel corso del programma della Cbs, Sixty Minutes, per promuovere la versione teatrale del suo film, del 2005, Good Night, and Good Luck sul celebre anchorman Edward Murrow, protagonista sulla stessa Cbs di un epico scontro in tv negli anni ’50 con il senatore repubblicano Joseph McCarthy.
Murrow era noto per la sua integrità e serietà. Nel 1954, nel programma See It Now, aveva trasmesso un servizio dedicato proprio a McCarthy in cui, usando filmati d’archivio e commenti incisivi, aveva messo in luce le contraddizioni, i metodi intimidatori e la mancanza di prove reali nelle accuse di McCarthy durante la cosiddetta “caccia alle streghe”.
George Clooney sulla libertà di stampa
La “caccia alle streghe” era rivolta, negli anni ’50, contro presunti comunisti infiltrati nel governo, nei media, nell’esercito e in altri settori della società americana tra cui Hollywood.
Clooney, il cui padre era giornalista, ha anche fatto paralleli tra gli eventi in scena in Good Night, and Good Luck e le difficoltà dei media di oggi.
Tra i casi citati ci sono stati il patteggiamento della Abc nella causa per diffamazione portata avanti da Trump e la denuncia da 20 milioni di dollari dello stesso presidente alla Cbs, sostenendo che proprio Sixty Minutes avrebbe operato tagli cosmetici all’intervista con la candidata presidenziale Dem Kamala Harris per migliorarne la performance in tv.
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