Guerra Israele-Hamas, ultime news di oggi: lo scambio degli ostaggi si terrà al valico di Rafah
Quarantaseiesimo giorno di guerra tra Israele e Hamas, strage di civili: il bilancio di morti e feriti
La guerra fra Israele e Hamas è arrivata al 46esimo giorno. I morti palestinesi avrebbero superato le 14mila vittime secondo le stime del ministero della Salute di Gaza controllato da Hamas. Di questi quasi 5mila sarebbero bambini. Meno di 240 le persone tenute in ostaggio dopo gli attacchi del 7 ottobre, che hanno causato 1.200 morti.
Nuovi raid e attacchi su ospedali e campi profughi sulla Striscia di Gaza. Missili su Israele dal Libano, a cui l’esercito israeliano ha risposto con raid aerei su postazioni di Hezbollah che hanno provocato la morte anche di due giornalisti e un civile.
Nella notte, al termine di una lunga riunione, il gabinetto di guerra di Israele ha approvato l’accordo sugli ostaggi detenuti da Hamas a Gaza. L’intesa prevede una tregua di 4-5 giorni e la liberazione di 50 ostaggi israeliani (donne e bambini) a fronte del rilascio di 150 detenuti palestinesi.
Intanto 200 camion carichi di aiuti umanitari sono pronti a entrare a Gaza. Già nella giornata di oggi sono arrivati i primi aiuti: 120mila litri di carburante.
Il racconto della giornata
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200 camion carichi di aiuti umanitari a Gaza
Domani 200 camion con aiuti umanitari entreranno nella Striscia di Gaza. Lo afferma Raed Abdel Nasser, segretario generale della Mezzaluna Rossa egiziana nel Nord Sinai. Oggi a Gaza sono entrate da Rafah 4 autocisterne che trasportavano in totale 120mila litri di carburante. Nel porto di Gaza sono approdate 4 petroliere.
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L'Iran torna a minacciare l'estensione del conflitto
”Se la tregua tra Hamas e Israele non reggerà” e quindi ”non continuerà”, allora ”il conflitto si estenderà”. Sono le parole del ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian, citato dalla tv libanese al-Mayadeen.
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Netanyahu: "La guerra continuerà fino alla distruzione di Hamas"
“Sia chiaro: la guerra continuerà fino alla distruzione di Hamas garantendo la sicurezza dei nostri cittadini sia al sud sia al nord”. Parole del premier israeliano Benjamin Netanyahu che invita a non scambiare la tregue sugli ostaggi per la fine delle ostilità.
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Hamas parla di 14.532 morti
Secondo il ministero della Sanità di Hamas i morti a Gaza sarebbero 14.532 e i feriti 35.000. 7.000 risulterebbero sono ancora dispersi.
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Lo scambio degli ostaggi avverrà al valico di Rafah, l'indiscrezione
Potrebbe essere il valico di Rafah, al confine tra l’Egitto e la Striscia di Gaza, il luogo in cui avverrà lo scambio degli ostaggi israeliani e dei prigionieri palestinesi. Lo riferiscono fonti della sicurezza egiziana.
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Scholz d'accordo con Meloni: "Israele e Palestina hanno il diritto di coesistere"
“Sono d’accordo con l’Italia sulla necessità di maggiori aiuti a Gaza e sulla soluzione dei due Stati, che è quella che permetterà di convivere in pace”. È quanto affermato dal cancelliere tedesco Olaf Scholz nel corso della conferenza con l’Italia per sottoscrivere le dichiarazioni di Giorgia Meloni sulla convivenza dei due Stati. Scholz ha aggiunto: “Israele e Palestina hanno il diritto di intendersi e le pause umanitarie sono fondamentali”.
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Anche un'orfana di 3 anni tra gli ostaggi
Tra le cinquanta persone che dovranno essere liberate giovedì 23 novembre ci sono anche tre americani. Tra questi c’è anche una bambina di 3 anni i cui genitori, Roee e Smadar, sono stati uccisi durante l’attacco del 7 ottobre. Lo riferisce un portavoce di Joe Biden.
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Meloni, soluzione del conflitto solo creando i due Stati
Ferma condanna di Hamas per l’ignobile e sanguinario assalto terroristico contro Israele dello scorso 7 ottobre, il diritto all’autodifesa di Israele e la convinzione che in prospettiva la soluzione del conflitto non potrà che passare attraverso la creazione di due Stati: sono i tre concetti sottolineati dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel suo intervento alla riunione virtuale del G20, a cui ha partecipato in collegamento da Berlino, a fianco del cancelliere tedesco Olaf Scholz. Lo riferisce l’Ansa.
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Guterres, Onu mobilitata per attuazione accordo Gaza
“Le Nazioni Unite mobiliteranno tutte le loro capacità per sostenere l’attuazione dell’accordo tra Israele e Hamas e massimizzare il suo impatto positivo sulla drammatica situazione umanitaria a Gaza”. Lo ha detto il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres nel suo messaggio al G20 virtuale, ripreso dall’Ansa.
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L'accordo tra Israele e Hamas visto dall'Onu
L’accordo tra Israele e Hamas per una tregua umanitaria e il rilascio degli ostaggi è “un importante passo avanti” ma “molto resta da fare”: lo sostiene l’Onu, citato dall’Ansa.
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I parenti degli ostaggi rispondono a Papa Francesco
“Non ci può essere nessuna equivalenza tra Hamas che è un’organizzazione terroristica e si fa scudo dei civili e Israele che difende i civili”: lo dice Nadav, uno dei familiari degli ostaggi israeliani in conferenza stampa a Roma dopo l’incontro con Papa Francesco. “Delusione” è stata espressa da un altro parente, Yehuda, perché il Pontefice “non ha nominato Hamas e non ne ha parlato come di un’organizzazione terroristica. Ha detto solo che la guerra deve finire”: “Non c’è stato il tempo per raccontargli la nostra storia”, ha detto. Per un altro dei parenti, Yair Rotem, invece l’incontro con il Papa è stato “efficace, ci ha ascoltato”. Lo riporta l’Ansa.
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Hezbollah si unirà al cessate il fuoco
Fonti di Hezbollah hanno detto ad Al Jazeera che pur non avendo partecipato ai negoziati per la tregua tra Israele e Hamas si uniranno “alla cessazione dei combattimenti”.
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Hamas darà oggi i nomi dei 10 ostaggi che libererà domani
Le famiglie degli israeliani tenuti in ostaggio a Gaza vivono oggi una giornata di grande tensione in attesa che Hamas, entro stasera, informi Israele dell’identità di quanti (almeno 10) saranno liberati domani, nel contesto degli accordi relativi al cessate il fuoco. Nell’ambito dell’accordo, come riporta Ynet, Israele ha già indicato ad Hamas una lista dei circa 100 nomi di ostaggi israeliani. Il Times of Israel riferisce che il funzionario di Hamas Moussa Abu Marzouk lo ha detto ad Al Jazeera e che, secondo il canale israeliano Channel 12, questi ha affermato che la maggior parte degli ostaggi destinati a essere rilasciati hanno cittadinanza straniera senza specificare se possiedono anche passaporti israeliani. Questi dettagli non sono stati confermati da Israele.
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Quando dovrebbe iniziare la tregua
Hamas afferma che la tregua con Israele entrerà in vigore giovedì 23 novembre alle ore 10. Lo riportano i media israeliani Haaretz e Ynet.
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Incontro tra Nasrallah (Hezbollah) e i leader Hamas dopo l'accordo
Il segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha incontrato il vice capo dell’Ufficio politico di Hamas, Khalil al-Hayyah, e il rappresentante di Hamas in Libano, Osama Hamdan. Lo riporta Haaretz.
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Papa Francesco: "Non è guerra, è terrorismo"
Papa Francesco, alla fine dell’udienza generale, ha riferito di avere incontrato due delegazioni, una israeliana e una palestinese. “Ho sentito come soffrono ambedue”. “Le guerre fanno questo ma qui siamo andati oltre le guerre: questa non è guerra, è terrorismo. Per favore andiamo avanti per la pace, pregate per la pace”, ha chiesto il pontefice, citato dall’Ansa.
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La reazione di Abu Mazen
Il presidente palestinese Abu Mazen ha accolto “con favore” l’accordo “umanitario” raggiunto tra Hamas e Israele chiedendo al tempo stesso “soluzioni più ampie” al conflitto israelo-palestinese. La leadership di Ramallah – ha scritto su X Hussein Al-Sheikh, segretario dell’Olp e consigliere di Abu Mazen – “apprezza lo sforzo di mediazione qatariota-egiziana”, vuole una tregua prolungata con Israele e “l’attuazione di una soluzione politica basata sulla legittimità internazionale.
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Herzog: "Accordo doloroso e difficile"
Il presidente israeliano Isaac Herzog ha definito “doloroso e difficile” l’accordo sugli ostaggi concluso con Hamas, affermando di “sostenere” la decisione del premier Benjamin Netanyahu. “Le riserve sono comprensibili, dolorose e difficili, ma date le circostanze sostengo la decisione del primo ministro e del governo di portare avanti l’accordo per il rilascio degli ostaggi”, ha affermato su X.
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Qatar conferma l'accordo, tregua prorogabile
Il Qatar ha annunciato formalmente l’accordo raggiunto tra Israele e Hamas per una pausa nei combattimenti e il rilascio di 50 tra donne e bambini tenuti in ostaggio da Hamas in cambio di 150 detenuti palestinesi. “L’orario di inizio della pausa sarà annunciato entro le prossime 24 ore; durerà quattro giorni e sarà soggetta a proroga”, ha affermato Doha in un comunicato.
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Biden "soddisfatto" per l'accordo sugli ostaggi
Il presidente americano Joe Biden ha rilasciato una dichiarazione in cui accoglie favorevolmente l’accordo per una tregua a Gaza e il rilascio di ostaggi e prigionieri tra Hamas e Israele. Nella nota Biden ringrazia “lo sceicco Tamim bin Hamad al-Thani del Qatar e il presidente Abdel-Fattah al-Sisi dell’Egitto per la loro collaborazione nel raggiungimento di questo accordo”.
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Hamas accoglie con favore l'accordo sulla tregua
Hamas accoglie con favore l’accordo di “tregua umanitaria” approvato dal governo Israele, che prevede lo scambio di ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza con prigionieri palestinesi. “Le disposizioni di questo accordo sono state formulate in conformità con la visione di resistenza e determinazione che mira a servire il nostro popolo e rafforzare la sua tenacia di fronte all’aggressione”, afferma l’organizzazione islamista in un comunicato.
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La mappa del conflitto
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Nel 45esimo giorno della guerra tra Israele e Hamas l’esercito israeliano ha effettuato raid aerei sul campo profughi di Nuseirat, nel sud della Striscia di Gaza, uccidendo almeno 17 persone, e nel sud del Libano, in risposta a razzi lanciati da Hezbollah. Per tutta la giornata si sono rincorse voci sull’accordo tra Israele e Hamas su una tregua di 4 giorni e uno scambio tra ostaggi israeliani e detenuti palestinesi.